Dal 5 all’8 novembre a Ecomondo è protagonista l’industria dell’economia circolare

Ecomondo logo

Dal 5 all’8 novembre alla Fiera di Rimini si rinnova l’appuntamento con Ecomondo, la piattaforma europea della green e circular economy giunta quest’anno all’edizione numero 23. La manifestazione, organizzata da Italian Exhibition Group, sarà aperta dal ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Sergio Costa e può vantare numeri importanti: durante i quattro giorni di apertura sono attesi infatti 1.300 espositori provenienti da 30 nazioni e visitatori da 150 paesi del mondo, mentre saranno oltre 500 i buyer registrati che hanno definito il calendario dei propri incontri d’affari.

Tra i grandi protagonisti di Ecomondo 2019 ci saranno i temi del biogas e del biometano. Proprio in occasione dell’appuntamento fieristico riminese, infatti, ha preso avvio già dal 2016 un’importante piattaforma nazionale sul biometano che ha visto riunirsi le associazioni di riferimento del settore (con il coordinamento del CIB – Consorzio italiano biogas e del CIC – Consorzio italiano compostatori), concordi nel ritenere di primaria importanza la necessità di strutturarsi ulteriormente per avere una voce univoca, soprattutto nell’interlocuzione con i livelli governativi italiani ed europei.

Si è del resto consolidata da tempo la presenza sul territorio italiano di un gruppo di aziende che trattano rifiuti e scarti organici per produrre biometano: la vivacità del settore – che potrà trarre vantaggio, in questo frangente, dalla regolamentazione introdotta nel decreto Biometano da parte del Ministero dello sviluppo economico – si toccherà con mano proprio ad Ecomondo, dove sono in aumento gli spazi espositivi dedicati, che quest’anno occuperanno ben due padiglioni fieristici.

Tra queste aziende non mancherà la multiutility emiliana Iren, che tramite la società Iren Ambiente ha presentato di recente il progetto dell’impianto di economia circolare Forsu (acronimo per “Frazione organica dei rifiuti solidi urbani”) la cui realizzazione è stata individuata a Gavassa, frazione del comune di Reggio Emilia.

L’impianto ha l’obiettivo di ricavare dalla frazione organica e dalla frazione verde vegetale dei rifiuti – ottenute attraverso raccolte differenziate dedicate – due nuovi prodotti: il biometano (ricavato dalla purificazione del biogas), una fonte energetica completamente rinnovabile che andrà progressivamente a sostituire l’utilizzo di combustibili fossili non rinnovabili per usi energetici (riscaldamento e autotrazione), e compost di qualità, biodegradabile, classificato dalla normativa sui fertilizzanti come ammendante compostato misto, che potrà essere utilizzato per l’agricoltura, l’hobbistica e la florovivaistica per migliorare i terreni dal punto di vista nutritivo.

Nell’ampio e variegato programma di Ecomondo, in particolare, sono due gli eventi da segnare sul calendario: il primo è quello di mercoledì 6 novembre, per la XXI Conferenza sul compostaggio e sulla digestione anaerobica organizzata dal Comitato tecnico scientifico di Ecomondo, Ispra, CIC ed European Compost Network. Al centro del convegno, diventato per il settore un appuntamento fisso, ci sarà il “sistema compost” e la qualità dei prodotti derivati dal recupero/riciclo degli scarti organici.

La novità di quest’anno riguarda l’introduzione di una sessione dedicata ai fertilizzanti organici, materia prima rinnovabile prodotta dagli impianti italiani alla luce del nuovo Regolamento europeo sui fertilizzanti. Non mancheranno relazioni su qualità della raccolta dell’organico, opportunità e costi sia in ambiti ottimizzati che decentrati, quantità e qualità dei manufatti compostabili, nonché sulle esperienze di valorizzazione di prodotti che fanno di un impianto dedicato al trattamento del biowaste una vera e propria bio-raffineria.

L’altro appuntamento da annotare in agenda è invece quello di venerdì 8 novembre alle ore 10 nella sala Diotallevi 2 per l’incontro “Climate change, agriculture, biogas: energy & agroecology”, promosso dal Comitato scientifico di Ecomondo e dal Consorzio Italiano Biogas.

* * *

Per maggiori informazioni sull’impianto di Gavassa è possibile consultare il sito www.irenforsu.com