L’Organizzazione mondiale per il commercio (World Trade Organization – Wto) ha stabilito che gli Stati Uniti potranno imporre dazi per la cifra record di 7,5 miliardi di dollari (pari a circa 6,8 miliardi di euro) sui beni – dalla manifattura all’alimentare – provenienti dall’Unione Europea come compensazione per gli aiuti di stato illegali concessi al consorzio aeronautico europeo che produce la linea di aeromobili Airbus.
L’Ue ha immediatamente replicato tramite la commissaria al commercio Cecilia Malmstroem: “Anche se gli Stati Uniti hanno avuto l’autorizzazione dal Wto, scegliere di applicare le contromisure adesso sarebbe miope e controproducente. Restiamo pronti a trovare una soluzione equa, ma se gli Usa decidono di imporre le contromisure autorizzate dal Wto, la Ue non potrà che fare la stessa cosa”, ha sottolineato la commissaria.
Il presidente del consiglio italiano Giuseppe Conte, invece, ha spiegato che “l’Italia si rende perfettamente conto che c’è una tensione commerciale a livello globale e, sicuramente, la prospettiva di questo confronto sui dazi tra Stati Uniti e Ue non può non considerare che siamo coinvolti come Unione Europea; tuttavia confidiamo di poter ricevere attenzione dal nostro tradizionale alleato su quelle che sono alcune nostre produzioni strategiche”.
L’Italia, in particolare, rischia di veder aumentare le tariffe sull’esportazione dei prodotti di eccellenza del made in Italy, in particolare nel settore agroalimentare: tra gli altri sono nel mirino olio extra vergine di oliva, prodotti lattiero-caseari come mozzarelle di bufala e formaggi come Parmigiano Reggiano, Grana e Provolone.
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