E’ morto all’ospedale di Parma Stefano Ganci, uno dei fedelissimi di Totò Riina, che stava scontando l’ergastolo nel carcere della città emiliana, ma non in regime di 41 bis. Il decesso è avvenuto negli ultimi giorni del 2017 dopo una degenza di alcuni giorni a causa di una crisi cardiaca sopraggiunta come complicanza di una grave patologia di cui l’uomo soffriva da tempo.
Ganci era un superkiller di Cosa Nostra e stava scontando l’ergastolo per avere partecipato a diversi omicidi fra cui quello del consigliere istruttore Rocco Chinnici e del vicequestore Ninni Cassarà. Era stato anche condannato, a 26 anni, per aver fatto parte del commando autore della strage dove morì Paolo Borsellino. Secondo indiscrezioni la Procura di Parma avrebbe disposto, come da prassi, l’autopsia. La salma lascerà la città emiliana per la Sicilia nei prossimi giorni.
Ultimi commenti
Fai buon viaggio amico mio . Trova la tua ragione di riscatto nel tuo nuovo percorso. Abbi certezza che qualcuno ti ha stimato e apprezzato.
Ritornare a battere sempre quel chiodo, il chiodo sparisce. La comunicazione di parte rimane, rimangono i contenuti, le TV politicizzato ma il chiodo e' fermo, inchiodato […]
Quindi il messaggio è : " si continui nel trucidare palestinesi fino a circa 6.000.000, numero stimato di ebrei trucidati dai nazisti, e nel caso […]