“Non intendo fare giri di parole: l’anno che si chiude sarà ricordato come quello nel quale la distanza tra il mondo dell’industria e l’amministrazione reggiana ha toccato il suo massimo storico”.
È un attacco senza precedenti quello che Roberta Anceschi, presidente di Confindustria Reggio Emilia, ha sferrato alla giunta del sindaco Massari nel pomeriggio di giovedì 4 dicembre, nel corso del tradizionale evento di fine anno – quest’anno dal titolo “2026 World Overview” – organizzato dall’associazione degli industriali reggiani nella suggestiva cornice di Ruote da Sogno.
“Il venir meno di uno dei maggiori investimenti industriali della storia di Reggio”, ha detto Anceschi, “è una sconfitta per tutti e deve interrogare tutti”: chiaro il riferimento, anche se non viene citato esplicitamente, allo stop al progetto del cosiddetto Polo della Moda alle ex Fiere di Reggio, a Mancasale, annunciato – e poi annullato all’ultimo momento – da Max Mara Fashion Group dopo le tensioni con il Comune.
“Un esercizio indispensabile”, quello di interrogarsi, “in un momento nel quale l’industria locale è chiamata a fronteggiare sia le transizioni tecnologiche ed energetiche sia il riassetto di un mercato globale segnato da tensioni commerciali internazionali, a partire dai dazi statunitensi” ha aggiunto la presidente Anceschi.
A stretto giro è arrivata la replica del sindaco di Reggio Marco Massari: “Il Comune è impegnato tutti i giorni nel dialogo con Confindustria, con le altre associazioni di categoria e con le imprese reggiane per portare avanti progetti con l’intento condiviso di portare sviluppo e progresso nel nostro territorio. Ci dispiace che la presidente Anceschi abbia voluto definire l’anno passato come il punto più basso delle relazioni tra industriali e Comune, perché non riconosce un lavoro importante che stiamo portando avanti insieme su tanti tavoli di confronto”.
“Nessuna rinuncia a investimenti”, ha aggiunto Massari, “è ascrivibile a scelte o comportamenti del Comune, che è sempre stato e sarà disponibile al confronto per riattivare interlocuzioni che non possono prescindere dalla volontà delle parti”.







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