Sanità, in Emilia-Romagna nessun ticket per le persone vittime di violenza di genere

ospedale violenza di genere – US

In Emilia-Romagna era già gratuito l’accesso al pronto soccorso, ai consultori familiari per la presa in carico e il sostegno psicologico, ma ora l’esenzione del ticket sanitario per le persone vittime di violenza di genere e/o a causa del proprio orientamento sessuale o della propria identità di genere è stata estesa anche alle visite specialistiche ambulatoriali.

Il provvedimento è stato approvato dalla giunta regionale lunedì 24 novembre, proprio alla vigilia della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: d’ora in poi, dunque, le persone che rientrano – loro malgrado – in questa indesiderabile casistica potranno accedere alle cure che si dovessero rendere necessarie in conseguenza della violenza subita, senza alcuna compartecipazione alla spesa sanitaria per le prestazioni specialistiche ambulatoriali.

Accanto all’ampliamento delle prestazioni sanitarie non soggette al pagamento del ticket, è stato anche introdotto – per la prima volta – uno specifico codice di esenzione, di validità annuale e che prevede la possibilità di rinnovo qualora dovessero persistere le condizioni cliniche correlate alla violenza di cui la persona è stata vittima. Il titolo idoneo a documentare il diritto di cittadine e cittadini residenti in Emilia-Romagna al riconoscimento di questa esenzione sarà il referto del pronto soccorso o il certificato specialistico, rilasciato in strutture sanitarie pubbliche.

“Con questo provvedimento, che siamo contenti di adottare proprio nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, hanno sottolineato gli assessori regionali alle politiche per la salute Massimo Fabi e alle pari opportunità Gessica Allegni, “la Regione prosegue nell’implementazione e nel rafforzamento delle misure di prevenzione e contrasto della violenza di genere. Estendendo la gratuità anche alle visite specialistiche ambulatoriali, vogliamo essere a fianco delle vittime passo dopo passo, per una presa in carico che possa sostenerle nella fuoriuscita da percorsi difficili e dolorosi. Da anni questa Regione è impegnata a contrastare la violenza di genere e le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere, ora facciamo un ulteriore passo avanti per il concreto e fattivo sostegno alle vittime”.



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