Bilancio Ausl, è scontro sui numeri. Arduini: “L’allarmismo di Pagliani è fuori luogo”

Laura Arduini presidente assemblea regionale Pd – LA

A Reggio è scontro sui numeri del bilancio di previsione 2025 dell’Ausl-Irccs, sul quale la Conferenza territoriale sociale e sanitaria (Ctss) reggiana a inizio settimana ha espresso parere favorevole nonostante uno squilibrio di 103,298 milioni di euro.

L’Ausl ha parlato di “disavanzo apparente”, perché il documento contabile è stato redatto prevedendo l’iscrizione a bilancio di tutti i costi potenziali dell’esercizio 2025 ma, per contro, solo dei ricavi finora già certi; all’appello mancano dunque ancora le risorse del riparto del Fondo sanitario nazionale e l’assegnazione della quota finora trattenuta a livello centrale dalla gestione sanitaria regionale.

Una precisazione che non ha trattenuto il consigliere provinciale di Forza Italia Giuseppe Pagliani, secondo cui la “lettura prudenziale” dell’Ausl reggiana “suona più come un maldestro tentativo di legittimare lo squilibrio, nascondendo il problema strutturale”: “Più che chiedere al pubblico di ‘non leggere aritmeticamente’ il bilancio preventivo, occorrerebbe affrontare con trasparenza i problemi sistematici del sistema sanitario locale, ovvero che non è sostenibile, nel medio-lungo periodo, un modello che ogni anno parte con un disavanzo multimilionario”, ha detto l’esponente di centrodestra.

Una visione della situazione a cui si oppone con decisione la consigliera regionale reggiana del Partito Democratico Maria Laura Arduini, che ha cercato di rimettere le cose in chiaro: “I 103 milioni di euro citati da Pagliani non sono un ‘buco’, come vorrebbe far credere, ma il risultato di una prassi contabile prevista per legge: i bilanci preventivi, infatti, devono indicare tutti i costi potenziali, ma solo i ricavi certi al momento della redazione. Mancano ancora le risorse che verranno assegnate successivamente con il riparto nazionale del Fondo sanitario, risorse che lo stesso governo – sostenuto da Forza Italia – continua a ritardare e a ridurre, lasciando le Regioni a gestire da sole l’aumento dei costi legato all’inflazione, ai rinnovi contrattuali e ai farmaci innovativi”.

La consigliera ha ricordato anche che l’Emilia-Romagna nel 2023 ha investito oltre 4 miliardi di euro nella sanità, e che per il 2025 per il solo territorio reggiano sono previsti oltre 61 milioni dal Fondo regionale per la non autosufficienza, un dato in crescita rispetto al 2024.

“Pagliani accusa la Regione di non pianificare, ma finge di non vedere che proprio l’Emilia-Romagna è una delle poche Regioni ad avere una rete solida di servizi territoriali, una presa in carico sociosanitaria all’avanguardia e un sistema di investimenti strutturati. A fronte di una popolazione che invecchia e ha bisogni crescenti, noi non tagliamo, ma assumiamo, ammoderniamo e innoviamo. E questo lo facciamo nonostante il sottofinanziamento cronico del Sistema sanitario nazionale, che priva la nostra Regione di circa 200 milioni di euro l’anno. Su questo, invece, Pagliani tace. Il vero problema non è il bilancio dell’Ausl, ma l’assenza di un governo che investa seriamente nella sanità pubblica. Continuerò a lavorare per difendere ciò che abbiamo costruito con impegno e risultati, ma è ora che anche chi siede in Parlamento faccia la sua parte”.



Non ci sono commenti

Partecipa anche tu