Giovedì 8 maggio, dalle 16 alle 18, è in programma l’ultimo appuntamento di questa prima metà del 2025 – prima delle ferie estive – di “Un salto in via Gioia”, il ciclo di aperture libere per famiglie, bambini e bambine degli spazi dell’ex mangimificio Caffarri affidati alla Fondazione Reggio Children. Per partecipare è consigliabile iscriversi su Eventbrite.
L’edificio, oggi caratterizzato dalla facciata colorata dipinta dall’artista inglese David Tremlett, nel contesto dell’opera “The Organ Pipes”, è un grande open space a navata con capriate, scandito da delimitazioni segnate da tubi Innocenti e pilastri di mattoni fortificati, con i due grandi silos dell’ex mangimificio sullo sfondo.
L’ambiente, che ha conservato le proprie caratteristiche industriali, ospita la sede di Remida, il Centro di riciclaggio creativo, progetti e laboratori di ricerca sull’educazione di qualità con Per – Play Explore Research, scintillae – Play and learning in the digital age e il dottorato di ricerca Reggio Childhood Studies.
L’invito è rivolto a bambini e bambine, famiglie, cittadini e cittadine di tutte le età, del quartiere Santa Croce e di tutta la città. Durante le due ore di apertura ci sarà la possibilità di visitare liberamente gli spazi dell’edificio (normalmente adibiti al lavoro e alla ricerca, e visitabili solo in occasione di particolari eventi), di scambiare e leggere un libro salvato da Remida, ma anche di immergersi in esplorazioni e attività creative con i laboratori alla scoperta del gioco, della materia, del digitale, in un ambiente che si presta a far sentire tutti a casa.
L’iniziativa “Un salto in via Gioia” si è articolata dallo scorso febbraio in quattro appuntamenti, uno ogni primo giovedì pomeriggio del mese.








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Custodisco, eredità di mio padre, la collezione quasi completa de "Il quaderno dell'attivista" pubblicazione del Partito Comunista Italiano degli anni quaranta e cinquanta dedicata ai
Attivista = semper mej che lavorer….
Giano bifronte... ipocrisia al top!