Come sempre fanno gli assassini, siamo tornati anche noi sul luogo del delitto spinti dalla curiosità provocata dall’elenco delle vie del centro storico prossime all’asfaltatura (vedi articolo). Nell’elenco manca don Zeffirino Iodi (che forse sarà, si spera, sarà riasfaltata dal Comune in un secondo giro di interventi. Non è dato sapere) e lì siamo tornati. E abbiamo fatto anche un giro comparativo in via Cambiatori, laterale di via Roma.
Il mistero rimane, nel senso che non è chiaro, almeno a noi, il criterio della scelta. Certamente, via Cambiatori ha bisogno di un “ritocco” estetico e lo riceve, don Iodi, come si vede dalle immagini, sembra dimenticata.

Più che un nastro d’asfalto, la via si presenta come una fetta di gruviera. Un vecchio signore si ferma mentre videamo e ci dice: «Qui non asfaltano, perché non prendono voti». Non sappiamo se questo sia il motivo, tuttavia raccomandiamo ai ciclisti di guardare dove mettono le ruote.







Ultimi commenti
Il senso di colpa pere essere stati comunisti italiani gioca brutti scherzi. Caro Maurizio il tuo articolo è assai confuso pieno di equivoci. Il desiderio […]
In effetti mezza europa è guidata da governi ultranazionalisti...dall'ipernazionalismo al nazismo il passo è breve...un percorso strano per quella che doveva diventare un'unione europea...
bravo, adesso torna nella tua grotta e lascia perdere gli architetti....