“Cambiare il nome? Parliamo di sostanza. E poi a me il nome Pd piace”: così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, candidato alla segreteria del Pd, ha risposto all’Ansa, mentre si trovava a Potenza, sulla proposta del vicesegretario del partito, Giuseppe Provenzano, di ripensare il nome del Partito democratico.
“Temo che se le prossime settimane le spendiamo a discutere sul cambio del nome o del simbolo discuteremmo di forma quando invece, mai come oggi – ha aggiunto Bonaccini – serve parlare di sostanza”.
Mentre per la candidata Elly Schlein, anche del cambio del nome, idea partita da Bologna, in particolare dal sindaco Matteo Lepore, si può discutere tra gli iscritti.
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Certo, il PD può fare ciò che vuole, anche scontentare il suo elettorato, e verrà votato ugualmente, perchè l'importante è una cosa sola: votare per
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è incomprensibile. non le va bene niente, ma li vota perchè sono il meglio. ma il meglio di cosa e perchè? vuole il cambiamento, ma […]