La decisione di Calenda “mi ha lasciato sconcertato. Una rottura ingiustificata e priva di senso, che ha fatto brindare solo la destra. Davvero un’occasione sprecata”. Lo dice il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, in un’intervista al Resto del Carlino.”C’erano tutti i presupposti per lavorare insieme nell’interesse del Paese, come stiamo già facendo insieme in Emilia-Romagna: nella mia Regione la maggioranza va da Italia Viva e Azione fino a Sinistra Italiana e i Verdi, passando naturalmente dal Pd. Non siamo sempre d’accordo su tutto, ma discutiamo e alla fine si decide, senza che ci sia mai stato un giorno di crisi”, spiega.”Il rischio è consegnare il Paese a una destra che nega il cambiamento climatico e contemporaneamente dice no ai rigassificatori, come a Piombino. L’attuale legge elettorale è pessima, ma proprio per questo serviva uno scatto di responsabilità: un accordo di governo per migliorare l’Italia e la condizione dei cittadini, non contro qualcuno. I collegi sono tutti contendibili, le roccaforti e i fortini non esistono più da tempo”, aggiunge.
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