Giovedì 16 giugno i carabinieri del comando provinciale di Parma, con il supporto dei colleghi dei comandi di Reggio, Bologna, Bergamo e Brescia, hanno eseguito un provvedimento di custodia cautelare emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Parma nei confronti di 28 persone residenti in diverse città dell’Emilia-Romagna e della Lombardia: 20 di queste sono state arrestate e portate in carcere, 5 sono finite agli arresti domiciliari, altre tre sono state raggiunte dall’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, nell’ambito di un’indagine – sono complessivamente 33 le persone indagate – per detenzione ai fini di spaccio e vendita di sostanza stupefacente, rapina e lesioni.
Le indagini sono partite nel luglio del 2020 dopo il sequestro di una modica quantità di stupefacente. Da quell’episodio si è sviluppata un’articolata attività investigativa attraverso intercettazioni (telefoniche e ambientali), controlli sul territorio e testimonianze rese dai clienti, che ha permesso di acquisire elementi indiziari su diversi soggetti, rivelatisi in grado di movimentare ingenti quantitativi di cocaina e di hashish destinati poi a essere venduti grazie a una ramificata rete di spacciatori attiva su tutto il territorio provinciale parmense (in particolare a Parma, Sorbolo, Noceto, Lesignano de’ Bagni, Busseto e Felino).
Secondo quanto emerso i principali canali di approvvigionamento delle sostanze stupefacenti sarebbero rifornitori di Bologna, dei comuni della provincia di Reggio limitrofi al Parmense e di alcuni centri del bergamasco (tanto che per nove degli indagati il giudice per le indagini preliminari ha dichiarato la competenza territoriale di un’altra autorità giudiziaria).
Per evitare di essere scoperti, i soggetti coinvolti usavano schede telefoniche prepagate intestate a persone inesistenti, effettuando poi le consegne accertandosi di cambiando di frequente i mezzi di trasporto utilizzati, talvolta addirittura presi a noleggio per l’occasione. Nelle conversazioni telefoniche, inoltre, ricorrevano a un frasario di copertura, che è stato possibile decriptare solo dopo un lungo lavoro di analisi delle conversazioni intercettate.
Tra la metà di settembre del 2020 e la fine di marzo del 2021 sono stati effettuati anche numerosi sequestri, per un totale di 10 kg di sostanze stupefacenti recuperati: oltre 600 grammi di cocaina, oltre 8,7 chili di hashish e più di 300 grammi di marijuana), attività che hanno portato anche a nove arresti in flagranza di reato.
Nel corso delle indagini sono stati acquisiti anche indizi di reato a carico di persone ritenute responsabili di una rapina messa a segno a Parma il 13 luglio del 2020: tre degli indagati hanno aggredito e picchiato con il calcio di una pistola due ragazzi per impossessarsi di circa mille euro in contanti, causando a uno di loro un trauma cranico con ferita lacero contusa e contusioni varie al torace.
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Hanno perso.La liberazione è vvina
si certo, infatti adesso cella diventerà meta turistica di alto livello....
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