Zanni: “Un nuovo piano per l’edilizia scolastica in attesa della riforma delle Province”

Assemblea nazionale Upi Unione delle Province 2025 – PrRE

Martedì 25 novembre al teatro Apollo di Lecce si sono aperti i lavori della trentottesima Assemblea nazionale dell’Unione delle Province d’Italia (Upi). La mattinata ha visto l’incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, mentre nel pomeriggio ci sono stati i primi panel tematici.

Sono stati numerosi gli interventi delle delegazioni provinciali arrivate da tutta Italia, e tra questi anche quello del presidente di Upi Emilia-Romagna (e presidente della Provincia di Reggio) Giorgio Zanni: “Leggendo il titolo dell’assemblea, ‘Le Province aperte al futuro’, mi è venuto spontaneo pensare che un titolo sarebbe stato altrettanto veritiero: ‘Le Province, nonostante tutto!'”, ha esordito Zanni, richiamando la capacità degli enti provinciali di garantire servizi e investimenti importanti anche negli ultimi dieci anni.

Anni che sono stati caratterizzati, secondo Zanni, da una riforma attesa ma finora incompiuta, e che hanno visto in ogni caso gli enti provinciali esercitare un protagonismo tangibile e concreto soprattutto sugli investimenti per le scuole secondarie di secondo grado e sulla sicurezza delle strade provinciali. Un lavoro importante “nonostante tutto”, in un contesto istituzionale che per anni ha richiesto grande adattamento, percorsi innovativi di ricerca delle risorse e responsabilità amministrativa.

Riprendendo un passaggio del discorso del presidente Mattarella, Zanni ha ricordato come il capo dello Stato abbia definito quello delle scuole “un tema prioritario che non può essere ora interrotto”. Un’affermazione che nasce dalla consapevolezza di situazioni ancora delicate: criticità per quanto riguarda gli spazi sportivi, la disponibilità di mense e gli adeguamenti necessari per migliorare la sicurezza e la sostenibilità degli edifici scolastici.

“Dobbiamo avere il coraggio di portare alta questa voce ricordando quanto di buono fatto, ma con la consapevolezza che è altrettanto fondamentale che lo Stato trovi le risorse necessarie per non interrompere questo fondamentale percorso sugli edifici scolastici”, ha detto Zanni, ricordando che solo nelle scuole superiori di tutta Italia ogni giorno entrano oltre 2,6 milioni di studenti e studentesse e 200.000 insegnanti.

Il presidente di Upi Emilia-Romagna ha quindi ricostruito il protagonismo delle Province negli ultimi anni: un impegno che ha consentito di gestire progettazioni complesse, investimenti del Pnrr, mutui Bei, piani nazionali per l’edilizia scolastica e risorse proprie messe in campo “nonostante i contributi annuali alla finanza pubblica”, per un totale di oltre 7 miliardi di euro gestiti nei soli cantieri provinciali di tutta Italia.

Zanni ha inoltre sottolineato un passaggio economico cruciale: “Se già oggi la crescita del Pil nazionale è purtroppo flebile, con la conclusione del Pnrr il rischio è di contrarre ulteriormente il dato riguardante l’economia del nostro Paese. Un nuovo piano nazionale pluriennale di investimenti in scuole e sicurezza rappresenterebbe certamente una risposta fondamentale ai bisogni di studenti, famiglie e insegnanti, ma anche uno stimolo rilevante alla crescita economica del nostro Paese”.

Per questo, ha ribadito Zanni, al governo viene chiesto di definire un nuovo piano pluriennale di investimenti, in attesa della promessa riforma nazionale delle Province, chiamata a restituire “piena dignità finanziaria e politica a questi enti fondamentali per erogare servizi all’altezza delle aspettative dei nostri concittadini, e in particolar modo di chi vive fuori dai Comuni capoluogo, nelle aree interne del Paese e in quelle montane”.

Zanni ha infine concluso tornando al concetto che ha guidato tutto il suo intervento: “Lo abbiamo dimostrato: le Province, nonostante tutto, contribuiscono al futuro. Ora servono le condizioni per continuare a esserlo”.



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