Zanelli-Secchi, a Reggio primo incontro (ma niente di fatto) sul nome del nuovo istituto scolastico

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Si è svolto martedì 16 settembre, nella sede della Provincia di Reggio, il primo incontro del percorso di confronto istituzionale sull’identità e sulla denominazione del nuovo istituto scolastico a indirizzo scientifico-tecnico nato dall’accorpamento tra l’istituto tecnico per geometri Angelo Secchi e l’istituto d’istruzione superiore Antonio Zanelli.

All’incontro hanno preso parte, tra gli altri, il presidente della Provincia Giorgio Zanni, la vicepresidente Francesca Bedogni, la dirigente scolastica Maria Sala, la presidente del consiglio d’istituto Elena Gambarelli, il professor Gianluca Chierici, Felicita Buscaino (referente dell’Ufficio XI – Ambito territoriale di Reggio dell’Ufficio scolastico regionale per l’Emilia-Romagna) e la consigliera comunale Cecilia Barilli, in rappresentanza del Comune di Reggio.

L’antefatto è ormai noto ai più: lo scorso maggio il consiglio di istituto aveva deciso che il nuovo polo scolastico sarebbe stato intitolato al solo Antonio Zanelli. La decisione, passata a strettissima maggioranza (10 voti contro 9), contrastava con la delibera assunta invece ad ampia maggioranza dal collegio dei docenti, che aveva chiesto di mantenere la doppia intitolazione, e scatenò fin da subito aspre polemiche in città (e non solo), con richieste pervenute da più parti per mantenere anche il nome – e la memoria – del grande scienziato reggiano Angelo Secchi.

Dopo una proposta formale di confronto avanzata nei giorni successivi dal presidente della Provincia Zanni, accolta positivamente dalla scuola, a metà settembre si è dunque avviato un percorso di dialogo tra istituto scolastico e istituzioni che sarà articolato in diversi appuntamenti, con l’obiettivo di individuare un nuovo equilibrio condiviso tra memoria storica e prospettive educative, valorizzando tanto il patrimonio formativo dell’ex istituto Secchi quanto la crescita e l’identità dello Zanelli.

“Parallelamente al confronto sulla denominazione è importante continuare a costruire insieme una cultura comune dell’istituto, in cui nessuno si senta ospite e dove a contare sia soprattutto la preparazione, l’esperienza e il futuro dei nostri ragazzi”, ha sottolineato Zanni: “I nostri studenti si aspettano da noi tutti una scuola all’altezza delle loro aspettative. Per questo come Provincia abbiamo offerto uno spazio di ascolto e di lavoro che possa tenere insieme le sensibilità in campo e aiutare a superare ogni residua frattura”.

Tra i temi emersi durante l’incontro, anche la consapevolezza che il completamento dei lavori nel plesso di via Fratelli Rosselli, con l’eliminazione delle barriere fisiche tra i due ex istituti, rappresenti una condizione importante per rafforzare l’unità tra gli studenti e accompagnare la nascita di un’identità scolastica condivisa.

La vicepresidente della Provincia Francesca Bedogni ha confermato che quello avviato il 16 settembre “è solo il primo passo di un cammino. È iniziata una fase di ascolto, ci saranno altri incontri con l’obiettivo di gettare le basi per un percorso che, nel tempo, possa riconoscere la storia di entrambi gli istituti e mettere al centro il bene comune della scuola ma soprattutto degli studenti e del loro percorso”. L’obiettivo comune, ha concluso Zanni, “è costruire una cultura unitaria dell’istituto, capace di dare nuova propulsione al progetto educativo”.



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