Via Francigena, nasce ostello David Sassoli

Medesano_edificio

È dedicato a David Sassoli, l’ex presidente del Parlamento europeo scomparso lo scorso anno, il nuovo ostello di Medesano (Pr) sulla Via Francigena.

La struttura, progettata per offrire nuovi servizi a camminatori, escursionisti e turisti che vogliono sostare lungo l’antico tracciato di pellegrinaggio, è stata inaugurata oggi dal sindaco di Medesano, Michele Giovanelli, presente il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.

Fa parte di un pacchetto d’interventi che riguardano, oltre all’ostello per i pellegrini, il ridisegno di un piccolo tratto del cammino per renderlo più accessibile e collegarlo alla pista ciclabile tra Medesano e Felegara (già realizzata) e la ristrutturazione di una Casa Torre adiacente che diventerà un polo culturale (attualmente in fase di ultimazione, con chiusura lavori entro il 2023).

L’opera, dal costo complessivo di 1 milione e 239mila euro, è stata finanziata con 452mila euro di contributi regionali provenienti da fondi POR-FESR, oltre 428mila euro del Comune di Medesano, e ulteriori fondi di aziende del territorio, la Diocesi di Parma e Cariparma.

“L’intitolazione dell’ostello per i pellegrini a David Sassoli- sottolinea Bonaccini- parla di pace, accoglienza, diritti e solidarietà, temi a lui cari, che lo hanno accompagnato nella sua esperienza politica in Europa e che la storica Via Francigena incarna da sempre. La nuova struttura, insieme alle altre opere ad essa collegate per migliorare l’ospitalità e la fruizione della Via, hanno un significato profondo ancora oggi, un messaggio che vogliamo promuovere e rinnovare, grazie anche al lavoro di squadra con le istituzioni, il tessuto economico locale e la Diocesi di Parma”.

“Da tempo siamo impegnati nella valorizzazione dei nostri venti cammini regionali- prosegue il presidente- proprio perché crediamo in questa forma di turismo legato all’esperienza che si vive, alla natura, alla conoscenza. Un viaggio per entrare in contatto con culture e comunità, rispettando l’ambiente e il territorio”.

Per sostenere la rete dei Cammini, la Regione Emilia-Romagna, unico esempio a livello nazionale, ha promosso un nuovo strumento di governance che poggia su un Tavolo tecnico, che mette insieme enti di gestione, operatori turistici, enti pubblici locali, e un Tavolo permanente sul turismo religioso, per la costruzione di progetti comuni e azioni di promozione.

L’attività dei due organismi ha permesso la collaborazione sui progetti del Circuito Regionale dei Cammini e su quello di Monasteri Aperti, la costruzione di azioni di promozione congiunta, come l’ampliamento della rete dei soggetti aderenti ai progetti turistici trasversali, l’adesione alle campagne e la condivisione di progettualità, anche in specifiche attività, tra cui la valorizzazione delle Cattedrali.