E scoppia il caso del furgone ‘mascherato’

Furgone

Un furgone ‘mascherato’, con targhe occultate, utilizzato pare dai centri sociali per raggiugere ieri sera il centro di Reggio e protestare contro la conferenza del generale Vannacci all’hotel Posta. E, accanto, un agente della Polizia locale. E’ quanto afferma – documentandolo con tanto di foto – il deputato di Fratelli d’Italia, Gianluca Vinci.

“Notate nulla di strano? Un furgone dei centri sociali (che ieri sera alle 22 manifestavano pochi metri più in là) con la targa davanti occultata con nastro adesivo nero e quella posteriore rimossa, in pieno centro storico con un agente della Polizia municipale davanti al furgone – scrive Vinci – Coprire la targa è reato, un normale cittadino onesto sarebbe stato denunciato penalmente e multato per ingresso in Ztl, lo avranno fatto con questi bravi ragazzi di sinistra? Se il Comune di Reggio Emilia non mostrerà copia del verbale della sanzione e copia della denuncia in Procura procederò io a denunciare l’accaduto alla Procura della Repubblica. Se un comune cittadino onesto fa una cosa del genere viene denunciato e multato, c’è da verificare che la legge anche a Reggio sia uguale per tutti”.

L’articolo 100 del Codice della strada recita che “chiunque falsifica, manomette, altera targhe automobilistiche ovvero usa targhe manomesse, falsificate o alterate è punito ai sensi del Codice Penale”. Anche la Corte di Cassazione con la sentenza n.9013/2018 ha stabilito che l’occultamento della targa debba essere considerato un reato punito ai sensi dell’art. 490 del codice penale (il quale punisce la soppressione, distruzione e occultamento di atti veri) poiché si tratta di documenti che attestano l’immatricolazione e l’iscrizione al Pubblico registro automobilistico.

Le sanzioni amministrative previste nel caso di manomissione, alterazione o mancanza della targa sono una  multa da 84 euro a 335 euro, se un veicolo circola senza targa; da 1.988 euro a 7.953 euro, qualora la targa sia contraffatta; da 25 a 99 euro, se la targa è “equivoca”, ossia qualora non permetta l’identificazione del veicolo. Come sanzioni accessorie sono previsti ritiro della targa, fermo del veicolo per tre mesi e nel caso di reiterazione la confisca amministrativa del veicolo.

Per quanto riguarda le sanzioni penali si rischiano quelle previste dall’art. 469 c.p. per il reato di “contraffazione delle impronte di una pubblica autentificazione o certificazione” e dall’art. 482 c.p.  per il reato di “falsità materiale commessa dal privato”.



Non ci sono commenti

Partecipa anche tu