Dal 10 dose booster dopo 4 mesi

vaccinazione vaccino generale Francesco Paolo Figliuolo

Lo scorso 23 dicembre il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto-legge “Ulteriori misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da Covid-19 e per lo svolgimento in sicurezza delle attività economiche e sociali”, che tra le varie misure ha previsto anche la riduzione da cinque a quattro mesi del periodo minimo (calcolato dal giorno del completamento del ciclo vaccinale primario) che deve intercorrere per la somministrazione della dose di richiamo del vaccino contro il nuovo coronavirus.

Lunedì 27 dicembre il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, il generale Francesco Paolo Figliuolo, ha annunciato che questa riduzione scatterà a partire dal 10 gennaio 2022: da quel giorno, dunque, potrà accedere alla dose booster chiunque abbia completato il proprio ciclo vaccinale primario (cioè abbia ricevuto l’unica dose prevista del vaccino monodose Janssen di Johnson & Johnson, oppure due dosi di uno o più degli altri vaccini: Vaxzevria di Astrazeneca, Comirnaty di Pfizer-BioNTech o Spikevax di Moderna) da almeno 120 giorni.

La novità, ha spiegato il generale Figliuolo, “darà un ulteriore impulso alla campagna: stiamo correndo per cercare di arginare la variante omicron. Mi preoccupano quei 5 milioni e 750mila italiani che non hanno ancora avuto alcuna dose: siamo quasi al 90% tra prime dosi e guarigioni da almeno sei mesi, però in quella fascia – specie tra i 30 e i 59 anni – ci sono ancora un po’ di milioni di persone che potrebbero essere raggiunte dalle inoculazioni e potrebbero anche loro dare una mano ad arginare il virus e soprattutto queste varianti”.

La variante omicron, ha confermato il commissario, “è molto più contagiosa rispetto alla variante delta, qualcuno dice fino a cinque volte: fortunatamente per ora non si stanno avendo evidenze cliniche di maggiore gravità, però è chiaro che chi ha fatto la vaccinazione completa e soprattutto chi ha fatto il booster è molto coperto rispetto alla omicron. Non vediamo per ora in persone che hanno fatto il booster ospedalizzazioni o effetti nefasti”.