Guerra Ucraina, la veglia di don Dossetti

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Nella notte tra il 23 febbraio ed il 24 febbraio prossimi, nell’anniversario dell’aggressione all’Ucraina, le parrocchie cittadine di San Pellegrino e Gesù Buon Pastore promuovono una veglia di preghiera per la pace.

Alle ore 18,30 del 23 febbraio sarà celebrata dal parroco don Giuseppe Dossetti la Santa Messa nella chiesa parrocchiale di Gesù Buon Pastore. Seguirà l’adorazione eucaristica per tutta la notte – avendo come unico sussidio, la Parola di Dio, in particolare Vangelo e Salmi – fino alle ore 8.00 del 24 febbraio, quando sarà celebrata la Santa Messa.


Scrive ai parrocchiani e ai reggiani tutti il parroco don Giuseppe Dossetti, presidente del Ceis e della Fondazione Solidarietà Reggiana: “Nella notte tra il 23 e il 24 febbraio dell’anno scorso, il presidente Putin diede l’ordine di invadere l’Ucraina. Contro ogni aspettativa, l’aggressore venne prima contenuto, poi ricacciato verso le zone occupate dal 2014. Tuttavia, non si contano più i morti dall’una e dall’altra parte e le distruzioni delle case e delle infrastrutture sono tali che milioni di ucraini sono fuggiti verso le città dell’ovest, sradicati dalle loro case, che spesso non esistono più, e senza prospettive”.

E sottolinea: “Gravissime sono le macerie spirituali. Due popoli, quello ucraino e quello russo, che si consideravano fratelli, sono ora divisi da un odio mortale. Le dichiarazioni del patriarca di Mosca, Kirill, hanno santificato la guerra e scavato una voragine per le prospettive dell’unità dei cristiani. Dalla parte degli aggrediti, si sta rafforzando, anzi, ormai è una voce unica, quella che identifica la pace con la vittoria militare. La conseguenza è, che lo spazio per il negoziato si è ormai ristretto al punto da sembrare inesistente. La prospettiva è quella di una guerra che continui per anni, magari “a bassa intensità”, ma senza escludere esiti catastrofici. La posizione dei governi che appoggiano l’Ucraina non è per niente chiara. Non c’è veramente null’altro da fare, se non fornire armi e proclamare un sostegno illimitato?”.

Don Giuseppe Dossetti si chiede: “Che spazio può avere il Vangelo? In queste domeniche, leggiamo il Discorso della Montagna e Gesù dice: se tu presenti la tua offerta all’altare e ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono (Mt 5,23s.). Il comportamento dei cristiani sembra dare ragione a coloro che giudicano il Vangelo bello, ma irrealizzabile.

A noi resta la preghiera: preghiera per le vittime e gli aggressori, per i morti e coloro che sono dolorosamente vivi; per i governanti e per coloro che vedono lacerarsi le loro carni e le loro speranze. Per noi e per tutti”.