Truffa su fondi per gli alluvionati, denunciato un 40enne nel Bolognese

alluvione

Si spacciava per volontario della Protezione Civile incaricato di raccogliere aiuti umanitari da destinare alle popolazioni colpite dall’alluvione di maggio in Emilia-Romagna, ma era un truffatore.

Lo hanno scoperto i carabinieri di Monzuno (Bologna) che hanno indagato un 40enne residente sull’Appennino per per truffa continuata e usurpazione di titoli.
L’uomo è stato anche sottoposto a una perquisizione domiciliare che ha portato al sequestro di pettorine con strisce catarifrangenti e altri indumenti riconducibili a enti e associazioni di solidarietà.

L’indagine dei Carabinieri è scaturita da segnalazioni che di recente in alcuni comuni dell’Appennino bolognese un soggetto si stava spacciando per volontario della Protezione Civile e raccoglieva beni e denaro sostenendo che sarebbe stato destinato in beneficenza alle popolazioni romagnole. Il 30 maggio scorso i militari, venuti a conoscenza che una tassista avrebbe dovuto incontrarlo per consegnargli beni di prima necessità da destinare agli alluvionati di Ravenna, si sono presentati all’appuntamento riuscendo cosi ad identificarlo. L’uomo non è stato in grado di giustificare in alcun modo la sua attività di beneficienza.

La tassista, ignara di essere stata imbrogliata, ha poi sporto denuncia per truffa. Analoga denuncia è stata presentata anche da un’associazione di cacciatori della zona che avevano donato al 40enne cibo e bevande del valore di 720 euro, sempre da destinare agli alluvionati.