Tre assoluzioni e una condanna per il crollo del capannone della Meta di San Felice sul Panaro durante il sisma del 2012

Crollo capannone Meta San Felice sul Panaro

È di tre assoluzioni e una condanna l’esito del processo per il crollo del capannone dell’azienda Meta di San Felice sul Panaro, in provincia di Modena, colpita – come tutto il territorio circostante – dal terremoto del 29 maggio 2012 in Emilia: a causa del cedimento della struttura morirono due operai, Mohamad Azarg e Kumar Pawan, e l’ingegnere Gianni Bignardi.

Il giudice del tribunale di Modena ha assolto l’ex sindaco di San Felice Alberto Silvestri, il responsabile dell’ufficio tecnico comunale Daniele Castellazzi e il titolare dell’impresa Paolo Preti, mentre ha condannato a un anno di reclusione (con pena sospesa) il geometra Claudio Terrieri, che rilasciò all’azienda il certificato di agibilità dopo la prima scossa del 20 maggio 2012. Gli imputati erano accusati di omicidio colposo plurimo in concorso e di abuso edilizio; Silvestri e Castellazzi, inoltre, erano accusati anche di falso.