A Guastalla ritorna la 2 giorni di ‘Piante e Animali Perduti’

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Dopo un anno di sospensione a causa dell’emergenza pandemica, torna finalmente nel centro di Guastalla (RE), cittadina sul Po che conserva il fascino di piccola capitale gonzaghesca, sabato 25 e domenica 26 settembre “Piante e Animali Perduti”, uno degli eventi italiani di maggior richiamo dedicati al giardinaggio, alla biodiversità e all’universo rurale. La manifestazione, che fin dagli inizi ha espresso una precisa vocazione ambientale e sociale, negli anni è divenuta un appuntamento di grande successo e nel 2019 ha registrato la cifra record di 40mila visitatori.

Quest’anno Piante e Animali Perduti, organizzata, a cura di Arvales Fratres – Vitaliano Biondi, dall’ Associazione Guastallese Gemellaggi ed Eventi con il patrocinio del Comune di Guastalla, festeggia la XXIV edizione con centinaia di espositori che sotto i portici secenteschi e nelle vie del centro propongono ai tanti appassionati, anche, fiori di grande bellezza e profumo, piante acquatiche ed erbacee, piante perenni a fioritura autunnale, piante aromatiche e officinali e un grande mercato di sementi. In riferimento poi alla nomina del 2021 ad anno Internazionale della Frutta e della Verdura (AIFV 2021) dall’’Assemblea Generale dell’ONU con l’obiettivo di incoraggiare gli Stati membri e le organizzazioni delle Nazioni Unite ad agire per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di questi alimenti nella dieta e, contemporaneamente, di contribuire alla raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, a Guastalla un occhio di riguardo è riservato alle piante da frutto e alle mostre pomologiche di centinaia di frutti dimenticati come l’uva fogarina, la prugna zucchella di Lentigione, il melo campanino, le pere passa crassana e il giuggiolo, presentate da aziende specializzate e da istituti agrari. Quest’anno poi le due giornate includono una nuova sezione: un conversatoio floreale e frutticolo Florilegium a cura di Carlo Pagani, garden designer, fra i più famosi esperti botanici d’Italia e direttore dell’Alta Scuola di Giardinaggio Flora 2000 a Budrio, già conduttore su Rai3 e Rai2, poi sui canali, Leonardo e Marcopolo di rubriche dedicate al verde. Al conversatoio partecipa anche Ugo Pellini che offrirà “Pillole di Botanica”.

Oltre a un variopinto mercato di semi e ortaggi, la kermesse guastallese l’occasione di scoprire e gustare cibi e bevande che rappresentano la massima espressione delle culture gastronomiche delle specificità delle singole regioni italiane e locali, frutto di tradizioni e abitudini che si tramandano da anni, di generazione in generazione.

Quest’anno c’è una interessante novità: una intera via dedicata al Trentino: via Pisacane, dove si terranno laboratori tesi a spiegare come degustare un caffè e come percepire e valutare gli indicatori di qualità di un ottimo caffè espresso e scoprire il parampampoli o carampampoli, una bevanda alcolica servita alla fiamma, tipica della fredda stagione invernale trentina. Inoltre faranno bella mostra di sé bevande sia in tazza che in bottiglia, grappe e liquori trentini, formaggi di pecora e capra, speck e insaccati, vini, tè, tisane miele confetture, amari, sciroppi e confetture di antiche tradizioni. Tradizioni che saranno rinnovate dalla presenza di un gruppo folk e dell’antica arte della scultura del legno e del granito, affiancati dalla proposta di un laboratorio didattico con il feltro.

Piante e animali Perduti – che da sempre dedica ampio spazio al genio creativo di artigiani legati alla pietra, all’argilla, alle fibre naturali come la canapa, il ferro, il truciolo, il cuoio, ecc. – in questa edizione, tra gli altri mestieri storici, intende approfondire la figura e il mestiere antico del calzolaio con laboratori di calzoleria e riflessioni sulla calzoleria nelle fiabe da Scarpette Rosse a Cenerentola a Il Gatto con gli Stivali.

Uno spazio importante del programma, che affianca la mostra-mercato, è dedicato a conversazioni che prevedono interventi di operatori del settore del giardinaggio e dell’ agro-alimentare, a tavole rotonde su temi di particolare attualità, a visite guidate e ai bambini ai quali sono rivolte numerose iniziative che spaziano dalle attività con gli asinelli di Massimo Montanari ai giochi di un tempo, al circo di Agide Cervi.

Arricchiscono il programma la mostra di Sara “Elàn” Donati dedicata alla flora italiana protetta e Rein di Fabio Cavazzoli, l’editoria del settore con novità librarie e riviste e laboratori per riscoprire arti antiche: dalla tessitura alla stampa dei tessuti a mano, dalle dimostrazioni pratiche di utilizzo della lana all’intarsio e alla forgiatura a mano del ferro.

CIBO E SFIDE GASTRONOMICHE – A Guastalla non manca l’ esposizione e la vendita di prodotti tipici e biologici che caratterizzano la tradizione gastronomica locale e nazionale. In tempi di globalizzazione, di cibo proveniente da tutto il mondo a prezzi bassi è importante promuovere una agricoltura di qualità, nuovi metodi produttivi e cibo sano. Un consumatore informato peraltro costituisce un prezioso difensore del pianeta, della biodiversità, della salute e del futuro delle nuove generazioni. Per due giorni a Guastalla è possibile conoscere l’eccellenza alimentare reggiana (Parmigiano – Reggiano, il lambrusco, il nocino e l’aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia) e italiana, in diversi casi biologica e certificata e fermarsi nei diversi ristoranti che propongono i piatti tradizionali o gustare una eccellente cucina di strada. “Piante e animali perduti” offre la possibilità di assistere alla cottura del Parmigiano – Reggiano e ad alcune sfide gastronomiche come “Mustum Ardens”, la gara aperta al pubblico di mostarde della riva sinistra e destra del Po, il “Palio di San Lucio”, sfida tra i produttori di Parmigiano-Reggiano su cui veglierà San Lucio, protettore dei casari; “Strutto struggente”, tenzone tra la torta fritta di Parma e il gnocco fritto di Reggio Emilia; “Fregola di Bietola” ossia erbazzoni reggiani e parmiggiani a confronto. L’erbazzone, lo scarpasoùn, torta salata di bietole e parmigiano – reggiano è uno dei prodotti più tipici della ricca e variegata tradizione gastronomica locale, fatta di sapori autentici e fortemente legata al mondo contadino. Ogni famiglia ha la sua ricetta e ogni territorio ha le sue varianti, col riso o la ricotta, gli spinaci o lo scalogno, lo strutto o l’olio di oliva. Il cibo è anche occasione di approfondimenti culturali nello spazio Conversatoio della Cuccagna a cura di Fiorello Tagliavini.

Sarà presente anche l’Accademia della Sfoglia, composta da maestri della pasta e capitanata da Rina Poletti, sfoglina dal 1979, che munita di matterelli e taglieri realizzerà laboratori per adulti e bambini sull’arte della sfoglia. Tra le proposte anche quella del forno Borlenghi di Colorno che presenterà Chapeau, un pane colorato di viola per le patate vittellozze e dalla forma di un bicorno, a ricordo dei duecento anni dalla morte di Napoleone e mostrerà la Rosetta di Guastalla, un speciale pane alle rose. I petali sono di una rosa particolare, la Souvenir de la Malmaison, che ci fa ricordare che nel giardino di questa che fu l’abitazione di Buonaparte, la moglie Josephine di Beauharnais si distinse particolarmente nel diffondere la coltivazione delle rose raccogliendo più di di 250 varietà di rose alla Malmaison. La fama del bellissimo giardino di Joséphine si sparse in tutta Europa ed accese quel grande interesse nella crescita e ibridazione di rose che porterà alla nascita delle rose moderne. Sotto il patrocinio imperiale, molti ibridatori, in particolare i francesi André Dupont e Jacques-Louis Descemet cominciarono a sviluppare diverse centinaia di nuove cultivar dei gruppi europei.

BAMBINI E ANIMALI – Per avvicinare i più piccoli al contatto con la natura e sensibilizzarli nella tutela dell’ambiente “Piante e animali perduti” offre ai bambini e alle famiglie molteplici iniziative. Spettacoli e magie saranno protagoniste grazie ad Agide Cervi fondatore di un museo unico al mondo, la casa e museo del Clown che si trova a Poviglio e ospita parte centinaia di clown dal naso rosso: clown di ceramica, in Capodimonte, in resina, in latta, vetro, cemento, in cartapesta, in legno. Cervi per l’occasione proporrà due spettacoli per famiglie. Il primo “Il circo più piccolo del mondo” realizzato con parte dei giocattoli d’epoca conservati al museo. Lo spettacolo ha ricevuto il patrocinio del C.A.D.E.C. (club amici del Circo) e una lettera di congratulazioni dalla principessa Stephanìe di Monaco. Il secondo “Le magie del mago Agide” realizzate con gli attrezzi autocostruiti da Agide. Un occasione unica e irripetibile per conoscere la delicata poesia di un grande artista e far sorriderei i più piccoli.

Ci sono inoltre le attività con gli asini, realizzate in collaborazione con l’Asineria aria aperta di Massimo Montanari, che promuove l’utilizzo educativo dell’asino, animale docile, paziente e molto amato dai bambini. E non mancano i giochi antichi tradizionali, come lo schiaccianoci, il lupo-mangia-frutta, il gioco del Carron e tanti altri. Un sano divertimento per i bambini e le loro famiglie che ritrovano il piacere del gioco all’aria aperta, della partecipazione creativa, della condivisione di piccoli traguardi comuni.

Molti bambini sono entomologi dilettanti e scrutano con interesse quasi maniacale il mondo degli insetti, non sempre graditi coprotagonisti, se non antagonisti, delle nostre estati. Gli insetti sono veri indicatori della salute di un territorio. La loro protezione è sempre più urgente per il mantenimento della biodiversità e per la sopravvivenza dei vari ecosistemi. A “Piante e animali perduti”, Daniele Cavadini, affermato fotografo naturalista, illustrerà i loro particolari più sorprendenti con l’aiuto di fotografie e di esemplari vivi.

Alle spalle di Palazzo Ducale una vera e propria fattoria accoglie galli, galline, oche, capre, pecore, conigli e vacche di antiche razze. Nello spazio di Che Gelida Gallina, a cura di Sabina Acquafresca, ci sarà anche la gallina Gigia assieme a porcellini, pecore e capre nane, oche anatre e due dolci asinelli in attesa dei bambini per razzolare insieme.

GARE CANORE E DI BELLEZZA – L’arena è frequentata da selezionati mattinieri per l’ originale concorso di canto da gallo, che vedrà sfidarsi galli di origine italiana in un serrato confronto di virtuosismi a suon di chicchirichì. A Guastalla non si assisterà solo la sfida di virtuosismi canori, c’è anche una singolare gara di bellezza: Oca, Bell’Oca.

PECUS – Con Pecus si rinnova inoltre l’attenzione al mondo pastorale. Sono in programma incontri e laboratori dedicati alla conoscenza delle tradizioni pastorali e alla costruzione di campanacci, utilizzati un tempo come utensili di lavoro, di rito e di musica. E ci sarà anche il cane da pastore dell’Appennino Emiliano il Lupino del Gigante, una presenza millenaria a fianco del pastore.

INCONTRI E TAVOLE ROTONDE – Con i numerosi appuntamenti in programma la due giorni di “Piante e animali perduti” è sempre anche un punto di incontro e di confronto per operatori, studiosi e istituzioni che hanno come obiettivo la ricerca e la salvaguardia della biodiversità, del verde, dell’ambiente oltre che delle antiche tradizioni.

Spazio alla biodiversità zootecnica sabato 25 settembre (dalle 9,30 alle 13,30) a Palazzo Ducale con la XVIII edizione del convegno organizzato dall’associazione R.A.R.E (Razze autoctone a rischio di estinzione), a cura di Daniele Bigi dell’ Università di Bologna, dove i maggiori esperti italiani si confrontano sulle “Razze autoctone italiane: opportunità per una zootecnia sostenibile”. Al convegno introdotto da Daniele Bigi – Università di Bologna, RARE, intervengono alcuni docenti universitari e rappresentanti dell’associazione come Riccardo Fortina, Alessio Zanon, Antonio Contessa, Sonia Tassone, Roberto Ferrari e il veterinario Fabio Zambon.

E sempre sabato 25 settembre è in programma Ivi è l’inferno e quivi il paradiso, conversazione intorno ai giardini a cura dell’architetto Vitaliano Biondi con il noto paesaggista e botanico Antonio Perazzi, autore de “Il paradiso è un giardino servatico”; Carla Benocci, affermata studiosa di storia dell’arte, dei giardini e dell’architettura, autrice di “A ciascuno il suo paradiso. I giardini dei cappuccini, dei minimi, dei gesuiti, degli oratoriani, dei camaldolesi e dei certosini in età moderna” che offre una ricca documentazione archivistica e iconografica relativa ai giardini dei religiosi nella prima età moderna; Silvia Ghirelli, tra le migliori paesaggiste italiane, nominata paesaggista dell’anno al Merano Flower Festival 2019; Alberto Locatelli del mensile “Vita in Campagna”.

Padus Turisticus è invece il titolo di una tavola rotonda in programma domenica 26 settembre dedicata alle nuove prospettive scaturite dalla nomina dall’Unesco il 19 giugno 2019 a Riserva MaB del territorio denominato Po Grande che comprende anche Guastalla e va dalla provincia di Piacenza per ben 250 km fluviali, suddivisi fra 85 comuni appartenenti a 3 regioni, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. Il fiume Po, sulle cui sponde è posta Guastalla, è una risorsa straordinaria per il turismo di oggi e di domani, soprattutto oggi che gli spostamenti di prossimità e verso destinazioni meno note e poco affollate costituiscono una tendenza in rapido consolidamento. Il progetto Mab si concentra sull’aumentare la capacità e l’interesse della popolazione a gestire in maniera efficiente e sostenibile le risorse naturali del proprio territorio.

Sempre domenica 26 settembre nel Chiostro delle Agostiniane si svolge una importante tavola rotonda “Articolo 9” che affronta quello che è considerato un passaggio storico: la proposta di modifica degli articoli 9, 41 e 117 della Costituzione per introdurvi un’esplicita tutela dell’ambiente. Partecipa all’incontro Isabella dalla Ragione, la famosa archeologa della piante, anche Premio Nonino, che da molti anni viaggia tra Russia e Giordania, Vietnam e Palestina e ha dato vita al progetto «Archeologia Arborea», salvando antiche varietà di frutti: «Coltivare gli alberi giusti – afferma – significa proteggere il futuro». Accanto a questa “Indiana Jones” dei frutti scomparsi e delle varietà date per estinte, ci saranno altri ospiti illustri come Rosalba Matassa del Ministero della Salute; Davide Celli, disegnatore, attore e attivista ecologista italiano; Edgar Meyer giornalista, presidente di Gaia animali & ambiente Onlus, portavoce di Diamoci la Zampa Onlus; Pinuccia Montanari, presidente del comitato scientifico dell’EcoIstituto Reggio Emilia e Genova; Enzo Tortello presidente dell’Ecoistituto Reggio Emilia e Genova – Centro di Diritto Ambientale; Franco Tassi, biologo, entomologo e scrittore italiano; Cesare Moroni, editore e fotografo; Vitaliano Daolio, gestore dell’acquario di Motta Baluffi; i vivaisti Ugo Fiorini ed Enzo Maioli.

MOSTRE

Disegni di Sara “Elàn” Donati “La Flora Italiana Protetta”

Sono tante le specie vegetali a rischio estinzione in Italia. Piante e fiori rischiano di sparire per sempre dal nostro pianeta e dal nostro Paese. Un inedito progetto artistico vuole informare e sensibilizzare le persone alla protezione e tutela della flora dalle bonifiche indiscriminate, dall’edilizia invasiva, dal turismo disattento, dai cambi ambientali. Nella chiesa di San Francesco sarà ospitata la mostra di Sara “Elàn” Donati dedicata alla flora italiana protetta. Seguendo la lista rossa della IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) la disegnatice – come ama definirsi l’artista – presenterà una splendida raccolta di disegni realizzati sulle specie di fiori e piante più rare, minacciate e a rischio estinzione nel nostro paese in occasione dell’Inktober 2019, una sfida tra illustratori che consiste nel fare un disegno in inchiostro al giorno, per tutto il mese di ottobre. Sara “Elàn” Donati vi ha partecipato disegnando ogni giorno una diversa specie della flora protetta in Italia, utilizzando pigment liner, inchiostro liquido e acquerelli su carta Khadi Paper (una carta 100% eco friendly). Per eseguire questo raffinato e puntale compendio l’artista ha lavorato sul repertorio della flora protetta del Ministero dell’Ambiente e sulla Lista Rossa IUCN della flora italiana, incrociando le informazioni, verificando i dati, scremando la flora non endemica o con fonti non attendibili.

Rein – Fabio Cavazzoli

Palazzo Ducale ospita la mostra “Rein” di Fabio Cavazzoli, cofondatore dello studio “Made” che per alcuni anni ha operato a Mantova nei campi del design e della grafica e artista che dal 2013 ha sviluppato una regolare attività espositiva. Nei suoi lavori esprime una “tecnica” perfezionata, ma soprattutto una comprensione ampia dei processi e dei contesti del fare e delle questioni della riproduzione digitale e della storia delle pratiche artistiche di appropriazione/citazione. I fogli dell’artista sono densi di segni vibranti, netti e scuri, pervasi dalla ritmica oscillazione fra distensione e contrazione, organizzazione formale e dinamismo. I cavalli in modo espressivo vengono spezzati interrotti, decomposti sono un’indicazione di un percorso nel quale le immagini fotografiche sono combinate ad altre informazioni. Ripensati attraverso tecniche digitali, i soggetti conservano la loro parvenza nella combinazione tra addizione e sottrazione, frammentazione e completezza degli elementi formali. Molto spazio ha il nero, come opposto ed alveo della luce, come esaltazione per contrasto della struttura interna ed esterna dell’immagine.

L’impiego intenzionale di specifici programmi di grafica per realizzare i suoi lavori, si traduce in “incidenti” monocromatici che aspirano a riprodurre gli schemi visivi caotici presenti in natura.

MECCANICA REGGIANA LE MACCHINE AGRICOLE E I TRATTORI LANDINI – Dalla necessità di moltiplicare la produzione ed alleviare la fatica nei campi è nata una parte significativa dell’industria meccanica con la produzione dei primi trattori e delle macchine agricole emiliane di inizi 900. La sapienza tecnica contadina ha contribuito alla nascita e al successo di un comparto in Emilia, oggi altamente specializzato, che esporta qualità a livello internazionale guardando alla sostenibilità ambientale. Un omaggio a questa storia illustre prevede anche conversazioni sulla meccanizzazione agricola reggiana con le storie dei trattori Landini e la dimostrazione della sgranatura del granoturco.

E INOLTRE – Un curioso appuntamento è infine l’incontro degli amanti del tabarro, l’antico mantello padano, in collaborazione con Arki e a cura di Claudio Zannini. I visitatori possono fare un altro tuffo nel passato con il mercato del vintage, a cura di Armando Nocco; originale mercatino dell’antiquariato e del collezionismo, riservato ai curiosi e ai cultori di cose vecchie e antiche: dagli arredi e oggetti di design, agli strumenti musicali alle porcellane e dai quadri d’autore agli strumenti musicali, dalle porcellane agli attrezzi agricoli.

CAMPERISTI sosta 44°55’27.65″N 10°39’10.95″E(4) AA Via U.Foscolo. Camper service, WC Wash, elettricità 3 euro x 12 ore per 6 camper, pista ciclabile, illuminazione, parzialmente ombreggiata con distributore acqua refrigerata gratuita

PIANTE E ANIMALI PERDUTI Ingresso €5.00 (ingresso gratuito: residenti nel Comune di Guastalla, ragazzi inferiori di 15 anni, militari e forze dell’ordine, persone con disabilità con accompagnatore). INFO: http://pianteanimaliperduti.it papguastalla@gmail.com; tel. 0039 331 1260099

ESPOSITORI ARVALES FRATRES – officinageo@gmail.com/www.pianteeanimaliperduti.it



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