A distanza di ben sette anni dal furto messo a segno il 19 luglio del 2013 ai danni della latteria sociale “La Collina” di Toano, durante il quale i ladri avevano rubato dal magazzino 120 forme di Parmigiano Reggiano, fuggendo con un bottino dal valore stimato in circa 50.000 euro, i carabinieri del paese reggiano – grazie alle indagini di laboratorio eseguite dai Ris (Reparto investigazioni scientifiche) di Parma – sono riusciti a identificare uno dei responsabili del colpo, un quarantenne di nazionalità moldava residente a Parma.
Il profilo genotipico dell’uomo, sottoposto a prelievo con tampone biologico nell’ambito di una separata indagine per un’altra ipotesi di reato, è risultato infatti corrispondere a quello ricavato da un mozzicone di sigaretta fumata durante il furto al caseificio e recuperato dai carabinieri di Toano durante il sopralluogo: il Dna estrapolato all’epoca era stato attribuito a un individuo ignoto di sesso maschile, fino alla scoperta di questi giorni, che ha consentito ai militari di attribuire un nome e un cognome al soggetto finora sconosciuto.
L’uomo è stato quindi denunciato alla procura reggiana con l’accusa di concorso in furto aggravato. Sono ancora senza nome, invece, le altre persone corresponsabili del furto: le indagini, potendo contare su questa nuova pista, hanno ripreso vigore e si sono ora concentrare nell’accertare l’identità dei complici, che potrebbero far parte della cerchia di frequentazioni del quarantenne moldavo.
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