Successo per il “Festival del Libro d’artista” a Barcellona (Fotogallery)

La giornata mondiale del libro e del diritto d’autore dell’Unesco si è svolta 23 aprile, giornata importante per la città catalana di Barcellona che celebra il suo patrono, Sant Jordi, scendendo nelle strade con rose e libri che le persone hanno il costume di scambiarsi vicendevolmente.

La festa, per quanto internazionale, non è mai stata così sentita negli altri paesi, mentre sta cominciando ad affermarsi ora, anche in Italia, come festa in cui il libro, avvicinato al fiore della rosa, sembra rispolverare il suo fascino, come oggetto e come veicolo di pensieri che si vogliano condividere, con sempre più manifestazioni e appuntamenti che ne ricordino la data.

Oltretutto molto vicina a quella per gli italiani molto importante del 25 aprile, con cui si ricorda la liberazione dal nazifascismo: due giornate, insomma, che in comune non hanno solo i colori del rosso della passione, ma l’afflato alla libertà e alla sua eterna lotta perché non venga calpestata. Come già è stato nella storia e come i tempi attuali sembrano ricordare quanto sia sempre presente il pericolo che accada di nuovo. Domenica, contrariamente agli altri anni in cui Barcellona si risveglia all’alba per organizzare nelle strade i banchi e le postazioni con rose e libri, la città sembrava ancora addormentata in un silenzio surreale.

Poi, quasi come un colpo di coda del tremendo dragone sconfitto da San Giorgio, o come lo sbocciare di un amore, ha visto cambiare la fisionomia dei suoi palazzi più noti con installazioni di forte impatto scenico; le strade si sono riempite di una folla strabordante e tutto il giorno è stato all’insegna del camminare tra le strade gremite e sfogliare, guardare, regalarsi fiori. Nel pieno cuore della città, nel Barrio Gotico, l’iniziativa organizzata dall’Associazione ILDE – e dal suo inizio sostenuta dal Comune di Barcellona ma anche dal Club per l’Unesco di Modena a cui collabora da anni la curatrice del Festival, Elisa Pellacani – ha proposto per la sua quattordicesima edizione il suo festival dedicato alla creatività editoriale e al libro d’artista. Hanno partecipato autori catalani e autori internazionali, tra cui gli italiani Valentina Biletta e Enrico Rambaldi, o la sud coreana Sunhwa Ahn, venuta appositamente nella città con i suoi libri pop-up.

Nella bella e raccolta Piazza Sant Just sono stati anche presentati al pubblico i libri d’artista ancora inediti arrivati dai più diversi paesi e ispirati al tema comune del festival di quest’anno, gli “altri mondi”. Una delle motivazioni con cui nel 2008 nacque il “Festival del Libro d’artista”, oltre a quello di creare una piattaforma itinerante di ricerca e scambio sui linguaggi del libro, era proprio quella di portare questi libri “d’artista”, spesso copie uniche e che sembrano eludere il mercato editoriale e i luoghi deputati ai libri, tra la gente, in mezzo a una festa dedicata ai libri ma in cui i grandi numeri hanno l’importanza che si tende a dare all’attività artistica e soprattutto editoriale come metro per riconoscerne il valore. In questi giorni, una parte dei libri è in esposizione negli spazi della Escola della Dona di Barcelona, dove Elisa Pellacani ha incontrato una classe di illustrazione di quelle in cui insegna Ignasi Blanch, attivissimo e prolifico illustratore e artista che ha nei mesi scorsi ospitato nei suoi corsi alcuni studenti in mobilità dal Liceo Chierici di Reggio Emilia e che da anni segue e appoggia il Festival per il suo carattere multidisciplinare e sperimentale.

“Other Worlds” (“altri mondi”, in italiano) è atteso a breve in un luogo molto caro a chi si occupa di arte, grafica e architettura: la Biblioteca Poletti di Modena, in cui verranno esposti non solo i libri d’artista di questa nuova edizione ma anche da quella precedente, “Garden Books, giardini della mente”. L’apertura è organizzata per il 13 maggio, Notte dei musei, con due visite guidate durante la serata, ma la mostra rimarrà poi aperta fino al prossimo luglio.



C'è 1 Commento

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  1. Carlo

    Recuperati due anni di forzata sospensione per la pandemia virale. E si sono gettate le basi per nuove, promettenti mete.
    Intanto l’iniziativa proseguirà a Modena, dal 13 maggio, essendo ospitata dalla Biblioteca Poletti fino alla fine di luglio.


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