Strage di Bologna, esclusa la pista palestinese. Non ammessa la testimonianza di Carlos

La ‘pista palestinese’ non entrerà nel processo a Gilberto Cavallini, l’ex Nar di 65 anni accusato a 38 anni di distanza di concorso nella Strage del 2 agosto 1980. I giudici della Corte di assise di Bologna hanno escluso dai testimoni nomi indicati dai difensori dell’imputato, a sostegno di questa ipotesi alternativa alla verità giudiziaria, tra tutti Ilich Ramirez Sanchez alias ‘Carlos’, il terrorista detenuto in Francia. 
 
Secondo la Corte, l’indagine bis archiviata nel 2015 è stata esaustiva e non ha trascurato nulla. No anche all’ex senatore Carlo Giovanardi.
Ammessi invece Giusva Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini, i tre condannati definitivi, di cui per l’accusa Cavallini fu complice: erano negli elenchi di tutte le parti. Sì anche a Carlo Maria Maggi, ex leader di Ordine Nuovo. No invece al leader Fn Roberto Fiore, indicato dalle parti civili, così come non sono ammessi neppure i feriti o i parenti dei morti, perché, in sostanza, l’oggetto delle loro testimonianze è agli atti.