Sanremo e la politica, Amadeus replica a Salvini: sono 4 anni che ce l’ha col Festival. Guarderà un film

72nd Sanremo Music Festival

“Sono quattro anni che Matteo Salvini se la prende con il festival, ma basta non guardarlo e so che ha fatto sapere che durante la serata finale vedrà un film”.

Amadeus ha risposto così agli attacchi del leader della Lega al festival sulla lettera del presidente ucraino Zelensky e sul possibile discorso di Paola Egonu sul razzismo.

Salvini aveva anche commentato la presenza al festival del Capo dello Stato (“se ha scelto di andarci, ha diritto di svagarsi anche il Presidente della Repubblica. Non penso che la Costituzione abbia bisogno di essere difesa dal palco di Sanremo” aveva detto). “Al festival – ha aggiunto il direttore artistico – tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero. C’è un’assoluta e totale libertà”. E Gianni Morandi ha rincarato: “Come previsto anche dall’articolo 21 della Costituzione Italiana e ricordato ieri sera da Roberto Benigni”.

“Ieri sera non ho visto il Festival, ero fuori per lavoro. Per molti italiani è un momento complicato, che non ci sia la presenza di Zelensky non mi dispiace.

Portare la guerra in mezzo ai Cugini di Campagna mi sembra veramente fuori luogo”. La lettera letta da Amadeus, la ascolterà? “Quando la legge? Io sabato sarò con i miei figli, non penso mi chiedano di ascoltare la lettera di Zelensky a Sanremo. Ci guarderemo un film”. Lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, intervistato a Non Stop News su Rtl 102.5.

Parlando invece di ascolti,  sono stati 10 milioni 545 mila, pari al 62.3%, gli spettatori che hanno seguito ieri in media su Rai1 la seconda serata di Sanremo (dalle 21.18 all’1.40).

Un dato percentuale che si conferma il più alto dal 1995, quando il festival di Pippo Baudo ottenne il 65.42%. Gli ascolti del festival sono stabili rispetto al debutto (10 milioni 757 mila spettatori con il 62.4% di media), con una lieve flessione in valori assoluti, fisiologica per la seconda serata.
Nel 2022 gli ascolti della seconda serata del festival di Amadeus furono più alti in valori assoluti (11 milioni 320 mila spettatori, un dato che in via eccezionale superò quello della prima serata), ma lo share nettamente più basso (55.8%).

La prima parte della seconda serata del festival 2023 (dalle 21.18 alle 23.37) ha raccolto 14 milioni 87 mila spettatori con il 61.1% di share, la seconda (dalle 23.40 all’1.40) 6 milioni 352 mila con il 65.6%. Un anno fa la prima parte della seconda serata aveva fatto segnare 13 milioni 572 mila telespettatori pari al 55.3%, la seconda 7 milioni 307 mila con il 57.4%.

Sanremo 2023, la classifica della seconda serata. Questa la prima classifica generale dei 28 artisti in gara al festival, dopo le prime due serate votate dalla sala stampa: Marco Mengoni, Colapesce Dimartino, Madame, Tananai, Elodie, Coma_cose, Lazza, Giorgia, Rosa Chemical, Ultimo, Leo Gassmann, Mara Sattei, Colla Zio, Paola e Chiara, Cugini di Campagna, Levante, Mr.

Rain, Articolo 31, Gianluca Grignani, Ariete, Modà, gIANMARIA, Olly, LDA, Will, Anna Oxa, Shari, Sethu.


Nella serata di Sanremo irrompono anche i diritti negati in Iran, grazie alla testimonianza di forte impatto della consulente e attivista Pegah, italiana di origini iraniane, “nata con i racconti del Libro dei Re, cresciuta con i versi della Divina Commedia”. “In Iran – spiega Pegah – non avrei potuto presentarmi così vestita e truccata, né parlare di diritti umani sul palco, sarei stata arrestata o forse addirittura uccisa, è per questo che, come molti altri ragazze e ragazzi, ho deciso che la paura non ci fa più paura e di dare voce a una generazione crescita sotto un regime di terrore e repressione, in un paese bellissimo, uno scrigno di patrimoni dell’umanità”.