Uno striscione di 40 metri contro l’attuale ministro dell’Interno Matteo Salvini. Con un messaggio inequivocabile: “Salvini, Bologna ti odia! No al razzismo”. È stato affisso oggi all’ora di pranzo dal Collettivo universitario autonomo (Cua) di fronte alla Facoltà di Italianistica di via Zamboni 38. Gli attivisti, una ventina in tutto, lo hanno srotolato rivendicando le ragioni al megafono e accendendo i fumogeni.
“Abbiamo voluto sottolineare quella che secondo noi è una caratteristica della città di Bologna: schifare certe politiche razziste e xenofobe– spiega Sebastiano del Cua- negli ultimi mesi abbiamo visto un’escalation, sia a livello politico che di aggressioni all’interno della società, del suprematismo bianco e del razzismo”. Inoltre, una protesta contro l’approvazione di pochi fa in Consiglio dei ministri del decreto Salvini, “una radicalizzazione nel solco di Minniti: attaccare i migranti e attaccare i poveri”.
Oltre allo striscione, è stato affisso sotto al portico un manifesto con un mirino sul volto di Salvini. Sopra, la scritta “assassino” e sotto “prendilo di mira”. Parole che però, precisa il Cua, “non significano che vogliamo letteralmente prendere Salvini di mira e sparargli, ovviamente, ma significa riconoscersi nei valori della dignità e della solidarietà e tra gli ultimi, disconoscendo i livelli della razza che mettono i poveri contro quelli più poveri di loro e disprezzare una politica di odio e xenofobia”.
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Mattia è uno di quegli studenti che ogni professore vorrebbe avere in aula. Sono onoratissimo di essere stato anche minimamente di ispirazione per questo bellissimo
Un grande. Se non ci fosse stato quel venduto di dipietro noi socialisti saremmo ancora li' e l'italia sarebbe al top
interessante gianni celati