Rubiera. Il divieto di avvicinamento non basta, il marito violento finisce in carcere

tre carabinieri

I carabinieri di Rubiera hanno arrestato un uomo di 30 anni residente nella cittadina reggiana dopo che il giudice del tribunale di Reggio, accogliendo la richiesta della procura, ha disposto la sostituzione delle precedenti misure di sicurezza a suo carico con la custodia cautelare in carcere.

L’uomo, infatti, era già stato denunciato dai militari rubieresi quattro mesi fa per il reato di maltrattamenti in famiglia dopo una serie di episodi di violenza nei confronti della moglie: secondo le indagini, infatti, il 30enne già dall’inizio dell’anno aveva iniziato a vessare fisicamente e psicologicamente la consorte, anche davanti ai figli minorenni della coppia.

A inizio giugno il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Reggio aveva disposto per l’uomo la misura cautelare dell’allontanamento da casa e il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima, aggiungendo inoltre il divieto di comunicare con la moglie con qualsiasi mezzo.

Nonostante i divieti, tuttavia, l’uomo in questi mesi estivi ha continuato a recarsi presso l’abitazione della moglie, che per fargli vedere i figli e per cercare di abbassare la tensione ha acconsentito a farlo entrare in casa. In alcune di queste circostanze, però, il marito si sarebbe reso di nuovo responsabile di comportamenti particolarmente aggressivi, arrivando in ben due occasioni a colpire la 26enne con uno schiaffo.

La donna, a quel punto, ha segnalato gli ulteriori episodi di violenza ai suoi danni ai carabinieri di Rubiera, che hanno a loro volta informato la procura: quest’ultima, alla luce dei fatti, ha quindo chiesto al giudice un aggravamento delle misure cautelari a carico del trentenne, che è stato infine arrestato e condotto in carcere.