E lo fa prevedendo contributi per le imprese – nuove o già esistenti – che operano in uno dei 119 Comuni montani dell’Emilia-Romagna in tutti i comparti produttivi, escluso il settore primario (le aziende agricole usufruiscono di specifici finanziamenti del Programma regionale di sviluppo rurale), ma compreso quello della trasformazione agroalimentare (entro il limite di 15 addetti).
Gli aiuti sono a fondo perduto nella misura del 70% della spesa ammissibile, e riguardano appunto interventi di acquisto, riqualificazione, ristrutturazione e/o ampliamento di edifici e strutture o investimenti in macchinari, attrezzature e relativi impianti.
Il bando prevede punteggi aggiuntivi per i progetti che comportino un impatto occupazionale in incremento, per quelli presentati da imprese localizzate nei comuni con una popolazione fino a 5mila abitanti, per quelli di imprese con sede in un Comune di alta montagna e per le realtà produttive che operano nei comuni a più alta fragilità di tipo demografico, sociale ed economico.
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