I carabinieri hanno denunciato un uomo di 38 anni residente a Reggiolo con l’accusa di atti persecutori. Nel mirino è finita, suo malgrado, l’ex fidanzata, che lo scorso gennaio aveva deciso di interrompere la loro relazione sentimentale, iniziata nel 2023.
Da quel momento, per quasi quattro mesi e con frequenza sempre crescente, il trentottenne ha iniziato a bersagliare la donna di messaggi (anche minacciosi: “Il coltello taglia a due lati”, “Se non mi rispondi te ne pentirai”, “Io ho già perso, quindi non ho più nulla da perdere”) in chat e sui social, anche usando profili falsi, e minacciando di pubblicare foto intime dell’ex partner qualora quest’ultima non avesse acconsentito a incontrarlo di nuovo. Non solo: ha iniziato ad appostarsi nei luoghi frequentati dall’ex fidanzata, a pedinarla, a lasciarle lettere, palloncini a forma di cuore e fiori sulla sua auto o vicino alla sua abitazione. Comportamenti persecutori che, inevitabilmente, hanno provocato nella donna un perdurante stato di ansia e timore per la propria incolumità.
Durante le indagini, scattate dopo la denuncia della vittima, i carabinieri di Reggiolo hanno raccolto elementi sufficienti affinché la Procura di Reggio, diretta dal procuratore capo Calogero Gaetano Paci, potesse chiedere al giudice per le indagini preliminari l’applicazione nei confronti del 38enne del divieto di avvicinamento e del divieto di comunicazione: l’uomo dovrà mantenere una distanza di almeno 2.500 metri dai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima e non potrà comunicare con lei in nessun modo, nemmeno indirettamente. Per garantire il rispetto di queste misure precauzionali, è stata disposta anche l’applicazione del braccialetto elettronico.
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