I carabinieri hanno portato in carcere l’uomo di 62 anni residente a Reggiolo che il 9 novembre del 2021 era stato arrestato in flagranza di reato dopo che all’interno del suo casolare erano stati trovati 40 chili di cocaina e altrettanti di hashish; un anno e mezzo dopo, nel maggio del 2023, l’uomo era stato nuovamente arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale di Bologna per il reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
Lo scorso settembre la terza sezione della Corte d’appello di Bologna lo ha condannato a sette anni e quattro mesi di reclusione, con l’applicazione delle pene accessorie dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici e dell’interdizione legale durante la pena.
Qualche giorno fa, il 5 giugno, la Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso dell’uomo, per cui la sentenza di condanna è diventata definitiva: a quel punto l’Ufficio esecuzioni penali della Procura generale presso la Corte d’appello di Bologna ha emesso l’ordine di carcerazione a carico del sessantaduenne, che è stato poi trasmesso ai carabinieri di Reggiolo per l’esecuzione.
I militari hanno raggiunto l’uomo presso la sua abitazione e lo hanno portato nel carcere di Reggio: tolto il periodo già scontato in precedenza, pari a due anni, otto mesi e ventitré giorni, deve ancora scontare una pena residua di quattro anni, sette mesi e sette giorni di reclusione.







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