Reggio, tra classico e romantico tornano le lezioni-concerto di Emanuele Ferrari

Un nuovo approccio alla musica, che unisce la magìa di un concerto all’emozione di una visita guidata: sabato 20 gennaio alle 18 al teatro Cavallerizza di Reggio torna (per la prima di tre nuove lezioni-concerto) Emanuele Ferrari, pianista e ricercatore di musicologia e storia della musica.




Dopo il grande successo dell’anno passato, Ferrari riproporrà un nuovo ciclo a tema "Sulle note: tra Classico e Romantico". Sabato 20 gennaio si comincia con Mozart e la Sonata in re maggiore KV 311. Ferrari condurrà il pubblico per mano con limpida eloquenza: i brani saranno suonati ed esplorati, nota dopo nota, come se fossero castelli incantati di cui svelare la bellezza e i misteri.

Emergeranno i lati più insospettati della musica classica come l’umorismo, le contraddizioni e i colpi di scena. Il percorso che propone Ferrari è arricchito da poesie, letture e immagini che aiuteranno il pubblico a capire meglio la ricchezza del brano, confrontandolo con altre espressioni artistiche della sua epoca.

Dopo quello di sabato, gli altri due incontri sono in programma sabato 17 febbraio ("Un mondo nuovo: Beethoven") e sabato 3 marzo ("Il Romanticismo poetico: Chopin").

Emanuele Ferrari è pianista e ricercatore di musicologia e storia della musica presso l’Università di Milano-Bicocca, dove insegna Musica e didattica della musica. Ha tenuto concerti, lezioni-concerto, master class, relazioni a convegni, conferenze e ha pubblicato libri e saggi in Italia, Svizzera, Francia, Spagna, Germania, Olanda, Svezia, Cipro, Colombia, Brasile e Stati Uniti.

I suoi spettacoli pianistici e narrativi vengono regolarmente trasmessi sul canale satellitare Sky Classica Hd e da La Fenice Channel, radio web del teatro La Fenice di Venezia. Per la sua attività artistica e per la sua innovativa didattica universitaria ha ottenuto il Silver Award nella competizione internazionale Reimagine Education Awards di Philadelphia nella categoria "Coltivare la curiosità", il premio maggiore ottenuto da un ateneo italiano nel 2016. La sua biografia è stata inclusa nel Marquis Who’s Who in the World 2015 e 2016. È inoltre membro fondatore dell’Accademia del Silenzio.