Reggio. Tarquini insiste: in centro serve l’esercito

Drogati in centro Reggio

Sulla situazione di degrado sotto i porti di San Pietro, denunciata nei giorni scorsi con una lettera aperta dal giudice Fanticini, interviene il candidato sindaco civico del centrodestra Giovanni Tarquini.

“Cari Direttori,
per quel che ne so, la lettera di denuncia ai giornali inviata dal dottor Fanticini è rimasta priva di riscontro da parte degli altri candidati.
Il mio pensiero sui fatti segnalati e sulla situazione di degrado di quella zona della città è noto; degrado che per di più è in continuo, quotidiano peggioramento.
Conosco bene il tratto finale della parte di via Emilia che attraversa il centro storico, sia perché vi ho trascorso diversi anni della mia attività professionale e sia perché ho modo transitarvi assai spesso per diverse ragioni.
Ebbene, è altrettanto noto che tutti i provvedimenti necessari in tema di sicurezza e legalità sono i principali obiettivi del nostro programma amministrativo, ma è chiaro che le situazioni denunciate non possono attendere l’esito delle elezioni e l’insediamento di un nuovo Consiglio comunale, di un nuovo sindaco e di una nuova giunta. Gli interventi devono essere immediati!
In questo, dunque, mi unisco all’appello del dottor Fanticini.
Il responsabile dell’ordine e della sicurezza della nostra città è notoriamente il Questore e tutte le diverse Forze di Polizia devono essere impiegate al meglio delle risorse disponibili anche per operazioni di intervento nella repressione dei reati, primo tra tutti lo spaccio a cielo aperto (!), e per il controllo delle zone più a rischio, in modo da poter tutelare e garantire la tranquillità dei residenti e dei cittadini.
Se ciò non avviene e se il motivo per cui non avviene è la scarsità delle risorse, allora occorre attivarsi per segnalare queste carenze e richiedere un intervento straordinario del Governo (e della Regione per l’aumento dell’organico della Polizia Locale), compresa l’attivazione del servizio di pattugliamento dell’Esercito, normativamente previsto nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure”.
Proprio oggi, in occasione del passaggio di consegne tra due diversi reparti dell’Esercito (dalla Folgore ai Granatieri di Sardegna), sono stati resi pubblici i dati degli interventi effettuati nella città di Roma nei primi quattro mesi del 2024; 1.200.000 controlli identificativi, 580.000 veicoli controllati, 30 denunce, fermi e arresti, oltre che interventi di ordine pubblico e di soccorso a favore della popolazione.
E’ evidente che si tratta di un’attività ormai fondamentale nel difficile equilibrio della compresenza di diverse persone della più varia estrazione e provenienza sui territori cittadini, non solo della capitale, ma anche delle città più piccole; Modena e Parma ne sono un esempio e anche loro hanno già adottato questo modello di integrazione e supporto al lavoro delle Forze dell’Ordine di stanza sul territorio.
Oltre a ciò, l’amaro resoconto del dottor Fanticini rende ancora una volta evidente che da parte dell’Amministrazione comunale c’è stata una lunga e dannosa indifferenza nei confronti del fenomeno del degrado e della diffusione della criminalità di strada.
Occorre allora intervenire subito, stante la chiara presenza dei presupposti della particolare urgenza, a prescindere dalla data delle prossime elezioni e dal colore politico dello schieramento che governerà la città per i prossimi cinque anni, e adottare così precise e rigide ordinanze, di competenza del Questore, che sospendano l’attività dei locali che fungono da centrali di spaccio e altre attività.
Non da ultimo, riprendendo le segnalazioni e gli esposti già fatti anche in un recente passato (novembre 2023) sulla drammatica situazione di quest’area e preso atto dell’esistenza di una ordinanza comunale di gennaio che vieta il consumo di bevande alcoliche nelle aree e spazi pubblici della zona è, ahimè, necessario ricordare che poi, però, le ordinanze vanno fatte rispettare.
Così come avrebbe dovuto essere fatta rispettare quella del 27.12.2023 che vietava, tra l’altro, l’utilizzo di petardi durante lo svolgimento delle manifestazioni per la festa dell’ultimo dell’anno.
Ma credo che tutti si ricordino cosa accadde.
In definitiva, il dottor Fanticini scrive cose purtroppo note; egli stesso vive nella condizione devastante e non più sopportabile di tanti residenti del nostro bel Centro storico cittadino e chiede per questo come pensano di affrontare il problema i candidati sindaci.
Beh, oltre a tutto quanto detto sopra, come spesso mi capita di fare al fuori del contesto elettorale, io transiterò di nuovo e più volte da quella zona nei prossimi giorni, andando oltre l’incrocio con via Fontanili, e sarò lieto di vedere che qualcosa sta già cambiando. Ma temo che si dovrà ancora aspettare. Spero non troppo”.

Giovanni Tarquini



Ci sono 2 commenti

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  1. Ipocrisy

    Non si può che essere d’accordo col candidato Sindaco. La sensazione che si prova è quella di impotenza ma anche di vergogna per l’indifferenza delle isitituzioni, si fanno proclami, si istituiscono periodi di tolleranza zero, si fanno ordinanze anti petardi… e poi? E poi, come ho visto coi miei occhi, durante l’ordinanza anti petardi dello scorso fine anno, le forze dell’ordine chiamate a far cessare le esplosioni, pur vedendole si sono limitate ad augurare buon anno ai festosi “trasgressori” senza sanzione senza far cessare alcunché. Mi chiedo il.senso. far vedere che si fa, senza fare.


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