Il Consiglio comunale ha approvato – con 18 voti favorevoli (Pd, Reggio è, Immagina Reggio, + Europa) e 7 astenuti (M5S, Lega, Gruppo Misto) – la modifica del Regolamento comunale della Tari.
Tra le novità più importanti, il documento recepisce il differimento del pagamento della prima rata del tributo a seguito dell’emergenza Coronavirus. In particolare la prima scadenza per le utenze domestiche passa dal 30 giugno al 31 luglio, mentre per le utenze non domestiche il termine si sposta dal 30 giugno al 30 settembre: in quest’ultimo caso, nella rata saranno applicate le agevolazioni per le chiusure dovute al Coronavirus, al momento in fase di quantificazione, mentre gli eventuali conguagli del secondo semestre 2019 per vuotature eccedenti le ‘minime’ saranno posticipati dalla prima alla seconda rata 2020. Sia per le utenze domestiche che per le non domestiche, la scadenza della seconda rata sarà invece il 2 dicembre. Viene invece rinviata ad una successiva delibera, da approvare entro il 31 luglio 2020, la definizione delle tariffe Tari 2020 nonché l’approvazione delle riduzioni tariffarie Tari collegate all’emergenza Covid-19.
Il nuovo regolamento, inoltre, contiene alcune norme regolamentari dovute alle ultime novità normative e gestionali, tra cui quelle sulle agevolazioni sociali, sulle agevolazioni sulla tariffazione puntuale, sull’attività di controllo e sanzioni, sulle dilazioni di pagamento e sulla riscossione coattiva.
Infine il documento rinnova l’affidamento a Iren Ambiente spa per la gestione della riscossione ordinaria del tributo per il biennio 2020/2021.
“Con le modifiche introdotte quest’oggi al Regolamento Tari 2020 – dice l’assessore ai Tributi Lanfranco de Franco – il Comune fa un ulteriore sforzo per andare incontro alle esigenze dei cittadini, a maggior ragione in un momento di grande complessità come quello attuale. Dopo aver differito le scadenze di pagamento di Cosap, Imu e Imposta di pubblicità, viene posticipato il pagamento della prima rata Tari, di un mese la prima scadenza per le utenze domestiche e di tre mesi quella per le non domestiche. Vengono inoltre introdotte alcune agevolazioni a sostegno di cittadini e imprese in difficoltà per l’emergenza Coronavirus. Si tratta di un impegno sostanzioso per le casse comunali, ma che abbiamo ritenuto necessario per avvicinarci alle esigenze di quelle persone messe a dura prova dalla pandemia e a sostegno dell’economia locale, fondamentale per la ripartenza economica”.
AGEVOLAZIONI E RIDUZIONI – In considerazione della problematica situazione economica determinata dalla pandemia, vengono introdotte anche alcune agevolazioni per le utenze domestiche e non domestiche.
Per quanto riguarda le attività commerciali, visto l’incremento delle aree scoperte adibite a distesa da bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie e simili, il regolamento raddoppiata per l’anno di imposta 2020 la percentuale di abbattimento della relativa superficie, dal 30% al 60 %. Alle utenze non domestiche con sospensione o riduzione delle attività a seguito di provvedimenti normativi o amministrativi emanati a seguito del lockdown e dell’emergenza sanitaria, inoltre, potranno essere riconosciute ulteriori riduzioni o agevolazioni tariffarie a seguito di interventi normativi o regolatori in materia o su facoltà dell’ente stesso. Infine, per le utenze non domestiche inattive a causa della cessata o accertata sospensione di attività per procedure concorsuali concluse o in corso di definizione, è concessa una riduzione pari al 100% della parte variabile della corrispondente tariffa del tributo. Contestualmente, data la presenza di utenze a rete attive, si applica un’unica categoria tariffaria corrispondente a quella di autorimesse e magazzini senza alcuna vendita diretta, su tutta la superficie tassabile.
Vengono poi estese le agevolazioni collegate alla raccolta puntuale con la previsione di non applicazione delle vuotature eccedenti le minime per le utenze domestiche con persone del nucleo famigliare che utilizzano ausili per incontinenza e/o stomie (ad esempio presidi sanitari per persone adulte) come certificato da presentazione di semplice certificazione medica.
DILAZIONI E SEMPLIFICAZIONI NEI VERSAMENTI E NEI CONTROLLI – Il regolamento approvato quest’oggi introduce il “nuovo” avviso di accertamento esecutivo, previsto dalla normativa in materia. Per gli omessi o parziali versamenti del tributo dovuti a partire dall’anno di imposta 2020, Il Comune provvede a notificare al contribuente un unico atto con duplice valenza di avviso di sollecito e di avviso di accertamento, dando un primo termine – non inferiore a 30 giorni – per effettuare il versamento senza applicazione di sanzioni e interessi. Decorso tale termine, il provvedimento varrà quale atto di accertamento per omesso o insufficiente versamento del tributo, con applicazione della sanzione prevista.
Sono previste semplificazioni anche nelle modalità di pagamento della rata che, oltre al tradizionale F24 precompilato, potrà essere effettuato con addebiti diretti Sepa Sdd, cioè con domiciliazione bancaria, e – in futuro – anche tramite il sistema PagoPa
Sulla base delle modifiche al regolamento, inoltre, il Comune – su richiesta del contribuente – può concedere, nelle ipotesi di temporanea situazione di obiettiva difficoltà dello stesso, la rateizzazione del pagamento delle somme dovute sia per il pagamento dell’ordinario sia per le somme risultanti da avvisi di accertamento e ingiunzioni fiscali.
La rateizzazione viene prevista secondo il seguente schema:
– fino a 100 euro: nessuna rateizzazione;
– da 100,01 euro a 500 euro: fino a tre rate mensili;
– da 500,01 euro a 1000 euro: fino a sei rate mensili;
– da 1.000,01 euro a 2.000 euro: fino a dodici mensili;
– da 2.000,01 euro a 4.000 euro: fino a diciotto rate mensili;
– da 4.000,01 euro a 6.000 euro: fino a ventiquattro rate mensili;
– da 6.000,01 euro: fino a trentasei rate mensili.
La rateizzazione è concessa con rate di norma mensili costanti per privati e famiglie non inferiori a 50 euro, mentre per le utenze non domestiche non inferiori a 100 euro. In caso di comprovato peggioramento della situazione del debitore, la dilazione concessa può essere prorogata per una sola volta, per un ulteriore periodo e fino a un massimo di ulteriori trentasei rate mensili.
AGEVOLAZIONI SOCIALI – La modifica regolamentare approvata quest’oggi amplia anche le agevolazioni sociali richiedibili a favore delle utenze domestiche con redditi bassi. Viene infatti recepito il contenuto dell’accordo sottoscritto pochi giorni fa tra il Comune di Reggio Emilia e le organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil, con la previsione di riduzioni non più legate alla componente fissa ma a quella variabile. Si è previsto infatti una riduzione del 100% della quota variabile della tariffa (al netto della componente legata alla misurazione puntuale), a favore dei nuclei familiari aventi un valore Isee ordinario, pari o inferiore a 8.265 euro. Viene invece dimezzata la quota variabile della tariffa, a favore dei nuclei familiari aventi un valore Isee ordinario superiore a 8.265 euro e fino a 12.500 euro.
L’applicazione della riduzione è riconosciuta, agli interessati che presentano una richiesta al gestore Iren Ambiente spa , anche tramite i Caaf, a partire dal 15 gennaio ed entro il 30 settembre dell’anno d’imposta per il quale si richiede l’agevolazione, redatta su apposito modello e dalla quale risulti la sussistenza dei presupposti per l’accesso all’agevolazione.
Qualora risultassero ancora disponibilità di risorse nel fondo previsto a bilancio per le suddette agevolazioni una volta evase tutte le richieste pervenute al gestore entro il 30 settembre, potranno essere riconosciute agevolazioni sociali anche alle richieste tardive presentate al gestore entro e non oltre il 31 dicembre dell’anno di riferimento. Le riduzioni percentuali accordate alle richieste tardive, saranno applicate in base all’ordine di arrivo delle stesse e fino al raggiungimento del tetto massimo previsto annualmente a Bilancio e che per il 2020 ammonta a complessivi 150.000 euro.
Le agevolazioni saranno applicate alla seconda rata per le domande pervenute entro il 30 settembre, mentre per quelle pervenute tardivamente saranno applicate, solo nel caso di residua disponibilità, in sede di prima rata dell’esercizio successivo.
Ultimi commenti
"CEMENTO" MORI...come dicevano i latini....
Sarebbe interessante sapere quanti diritti edificatori ancora non soddisfatti ci portiamo dalle passate giunte.
Come precisato dall'assessore Pasini la responsabilità è della precedente Giunta (di "centrodestra"?)