Reggio. Polizia locale in via Agosti, il no di Azione: “Proposta sbagliata, tardiva e lesiva”

Claudio Guidetti Azione Reggio ER – FB CG

Pur non avendo potuto votare direttamente in sala del Tricolore, anche Azione Reggio – come del resto il consiglio comunale – ha respinto la proposta alla base della mozione presentata dal gruppo di Fratelli d’Italia, che chiedeva di spostare la nuova sede del comando della Polizia locale da viale IV Novembre all’area delle ex Officine Reggiane, in via Agosti.

“Il tema della sicurezza non può e non deve essere affrontato in un’ottica di parte”, hanno spiegato la responsabile provinciale welfare e sanità di Azione Nunzia D’Abbiero, il segretario cittadino e coordinatore provinciale dei tavoli tecnici tematici Lorenzo Buffagni e il segretario provinciale (e presidente regionale) di Azione Claudio Guidetti, che dopo aver analizzato la proposta l’hanno bocciata perché “sbagliata e tardiva nei tempi: allontanare un presidio fondamentale di legalità dall’area della stazione, principale nodo della mobilità urbana ed extraurbana e uno dei punti più critici della città, significa ridurre l’efficacia degli interventi, aumentare i tempi di risposta e, di conseguenza, lasciare ulteriore spazio a fenomeni di illegalità e degrado proprio nelle zone che dovrebbero rappresentare il biglietto da visita di Reggio”.

Via Agosti, hanno spiegato i tre rappresentanti di Azione, “è un’area già interessata da interventi di riqualificazione con altre ambizioni ed esigenze e non presenta le stesse criticità. Collocarvi il comando significherebbe, di fatto, agevolare spacciatori e microcriminalità, non tutelare i cittadini in una delle zone più degradate e a rischio di tenuta sociale in città. Spostare la Polizia municipale lontano dal cuore delle difficoltà reali equivale a trasmettere l’idea che le istituzioni arretrino, sacrificando la cura del territorio a logiche di parte difficilmente giustificabili, pur nel rispetto delle opinioni altrui”.

Per Azione Reggio, inoltre, “c’è poi una contraddizione evidente: Fratelli d’Italia nei mesi scorsi aveva chiesto con un proprio ordine del giorno presentato in consiglio comunale la presenza dell’esercito in stazione, salvo ora opporsi all’insediamento della Polizia municipale nello stesso luogo. Una scelta incoerente, che lascia dubbi sulla reale motivazione che muove questa proposta; che, va ricordato, giunge con molti anni di ritardo rispetto all’assunzione di questa decisione da parte dell’amministrazione comunale e oggettivamente fuori tempo massimo. Sarebbe interessante, al di là delle ragioni di forma argomentate nella mozione, conoscere le reali motivazioni che l’hanno mossa”.

Per D’Abbiero, Buffagni e Guidetti “la destra, spesso pronta ad accusare il Comune di negligenza sul fronte della sicurezza, anziché contribuire attivamente su questo tema trasversalmente importante sembra dimenticare che uno degli strumenti più efficaci a disposizione dell’amministrazione comunale è proprio la pianificazione urbanistica e la Polizia municipale: la collocazione di uffici strategici, la struttura della viabilità, le barriere infrastrutturali che si trasformano in muri, la manutenzione urbana, l’illuminazione e la qualità degli spazi pubblici. Tutti fattori che incidono direttamente sul disagio sociale, sulla diffusione della microcriminalità, sulla percezione di sicurezza e attrattività di un’area per residenti e attività economiche”.

La decisione di collocare la nuova sede della Polizia locale in viale IV Novembre, ha concluso Azione, “è per noi oggi una scelta corretta, opportuna e di buon senso. Non solo perché garantisce maggiore sicurezza, ma anche perché rappresenta un tassello fondamentale nella rigenerazione urbana dell’area della stazione storica, che oggi vive una condizione di degrado non più tollerabile. È una decisione che va attuata senza ulteriori ritardi, al netto dei ricorsi legali che ne hanno già fortemente rallentato l’attuazione. Serve ora una forte accelerazione, e siamo certi che il sindaco Massari e il gruppo consiliare del Partito Democratico, in osservanza del programma elettorale, non si sottrarranno a questa loro precisa responsabilità. Avanti e senza indugio”.



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