«Siamo un gruppo di persone che amano Reggio e sono stanche di vedere il centro bistrattato in questo modo. Non siamo qui a fare polemica, ma a proporre un tavolo di confronto con l’Amministrazione che verrà, qualunque essa sia».
Così Marco Merola – portavoce, insieme ad Andrea Bottazzi, del gruppo di residenti e commercianti del centro storico “Migliora-RE” – ci ha dichiarato al termine della conferenza stampa di presentazione del sit-in silenzioso in programma per sabato 11 maggio, alle ore 15, in piazza Prampolini.
Sui gradini del sagrato della basilica di san Prospero, nel cuore della città, il gruppo di cittadini e commercianti ha lanciato il suo appello per salvare il centro non ancora al collasso, ma molto vicino al default. «Vogliamo dire la nostra – spiega con voce ferma e accorata Merola – non solo per le nostre singole attività, ma anche per la città perché abbiamo la certezza che si possa migliorare. È il momento di ricostruire non della contrapposizione. E si può fare, assolutamente».
Due i punti critici che secondo Migliora-RE occorre affrontare: sicurezza e decoro. «La percezione di insicurezza è una cosa gravissima – spiega ancora Merola –, ma è una percezione e quindi si può tornare indietro».
«A Modena si è fatto molto ed una realtà molto vicini a noi – interviene Bottazzi – C’è stata una buona sinergia fra il sindaco, i commercianti e i residenti. Domenica scorsa Merola passeggiava tranquillamente nel centro di Modena mentre qui scoppiavano tafferugli all’isolato San Rocco…».
«Non siamo il far west – dice Merola – dopo i fatti del 31 dicembre si è costruita un’immagine di Reggio negativa, ma in realtà Reggio è una citta che può ripartire… Non siamo in una situazione disastrata, ma ci vuole l’impegno di tutti».
Il sit-in di sabato – secondo gli organizzatori – vuole essere un gesto d’amore per la propria città daparte di chi, come loro, è preoccupato per come è diventato il centro storico. “Si formerà un gruppo silenzioso, senza slogan o atteggiamenti polemici, e sarà aperto a tutti. Esercenti, residenti, famiglie, anche chi non lavora o vive in centro, perché il centro appartiene a tutti – continuano – L’intento è aprire un dialogo, un confronto con la nuova amministrazione per stimolare un deciso cambio di passo: collaborare e lavorare insieme, al di fuori da schieramenti politici o associativi. Noi cittadini conosciamo bene le problematiche dei luoghi in cui lavoriamo e viviamo e possiamo, insieme, individuare idee e proposte per migliorare una situazione che si trascina da anni e ci rende stanchi, scoraggiati e delusi”.
“Da troppo tempo – precisano – non si manifesta un interesse reale per promuovere le attività e la residenzialità nel cuore della nostra città. Da troppo tempo, si guarda altrove e non vengono considerate istanze e richieste dei cittadini. Stiamo anche attraversando una fase di cambiamento nelle abitudini di acquisto, orientate al web o verso grandi centri commerciali. Occorre quindi dare un nuovo slancio alle attività, in modo che, sia di giorno che di sera, si possa di nuovo riassaporare il piacere di lavorare e stare in un luogo accogliente e stimolante, fare acquisti e incontrarsi in una cornice di rilievo estetico e storico. In una città finalmente bella, pulita, sicura”.
Gli organizzatori del sit-in segnalano la necessità e l’urgenza di interventi per invertire la rotta verso una “città fantasma”, in cui andare in centro significa scontrarsi con la difficoltà di trovare parcheggio, trovarsi in un contesto trascurato, di evidente disagio e degrado sociale, in luoghi diventati poco sicuri e in cui si registra la fuga dei residenti e delle attività commerciali.
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