Nella giornata di martedì 7 ottobre non sventola la bandiera della Palestina dalla finestra del palazzo municipale di Reggio, dove era esposta da inizio settembre, dai giorni del festival di Emergency.
Non è chiaro se sia una rimozione “temporanea”, fatta ad hoc per la giornata in cui ricorre il secondo anniversario del 7 ottobre 2023, la data dell’attacco terroristico durante il quale i miliziani di Hamas uccisero 1.175 israeliani (per lo più civili) al Nova Festival e in alcuni kibbutz e presero oltre duecento ostaggi, alcuni dei quali ancora prigionieri nella Striscia di Gaza, o una sorta di “anticipazione” di quanto già previsto.
L’amministrazione comunale di Reggio, infatti, aveva già annunciato che il vessillo palestinese sarebbe stato rimosso definitivamente il prossimo 12 ottobre, in occasione della Marcia per la pace Perugia-Assisi, ottemperando così a una precisa richiesta del prefetto di Reggio Maria Rita Cocciufa, che aveva ordinato di procedere alla rimozione della bandiera rifacendosi alla normativa vigente, che prevede la possibilità di esporre sugli edifici pubblici soltanto bandiere “istituzionali”: quella dell’Italia, ad esempio, o quella dell’Unione europea. Nessuna eccezione, nemmeno per motivi umanitari o cause sociali di ampio respiro.







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