L’assessore alla Cura della città del Comune di Reggio Davide Prandi ha risposto alla lettera di una cittadina che nei giorni scorsi aveva segnalato la situazione di degrado e le “pessime condizioni” in cui versa il parchetto situato tra via Patti e l’area dell’ex Polveriera: sporcizia, cocci di bottiglie di alcolici e birra per terra, pavimentazione sconnessa, panchine rotte.
La cittadina, Anna Mussini, aveva anche sostenuto che, date le peculiarità dell’area verde (vicinanza alla stazione ferroviaria storica e a un asilo), fosse necessaria una pulizia “maggiore di un qualsiasi altro quartiere della città”.

“Per l’importanza che rivestono per la comunità, in particolare quando si trovano a ridosso di scuole e in aree di forte passaggio, il Comune ha stabilito per i parchi modalità di manutenzione differenziate rispetto ad altre zone della città”, ha spiegato l’assessore Prandi: “I parchi vengono puliti con cadenza regolare, un giorno sì e un giorno no, e sono dotati di cestini per la raccolta indifferenziata”.
Ringraziando la cittadina per le osservazioni, e “comprendendo bene il dispiacere e l’indignazione”, l’assessore ha ricordato che lo scorso settembre il Comune di Reggio ha fatto installare nell’area in questione nuove telecamere, “proprio con l’obiettivo di aumentare i livelli di controllo”. A livello cittadino, ha aggiunto Prandi, “abbiamo lavorato all’attivazione di fototrappole per contrastare l’abbandono dei rifiuti, come gli stessi cittadini ci chiedono”, e “molto presto saremo in grado di condividere i primi risultati”, ha annunciato l’assessore.
Contemporaneamente, sono in corso campagne informative del Comune nelle zone più critiche della città, con l’intento di responsabilizzare tutti i cittadini. Ma non sono tutte rose e fiori: per Prandi, infatti, “è importante però sottolineare che ogni intervento di pulizia straordinario, in aggiunta a quelli previsti nel contratto di tariffa Tari, comporta costi extra per il Comune e quindi per la collettività, che vanno inevitabilmente a sottrarre risorse ad altri servizi”. Per questo, ha sottolineato l’assessore, “occorre distinguere tra la regolare erogazione del servizio pubblico, che deve essere ed è garantita, e i comportamenti scorretti di pochi che incidono negativamente sul decoro e sulla sicurezza. Le conseguenze di tali condotte ricadono purtroppo sull’intera collettività”.
Il Comune di Reggio, per bocca di Prandi, ha dunque confermato “il proprio impegno quotidiano nel contrastare l’abbandono dei rifiuti”, ma “ricorda anche che la corretta gestione dei rifiuti è in primis un dovere individuale di ogni cittadino, oltre che pubblico: solo attraverso la collaborazione reciproca è possibile mantenere e valorizzare luoghi tanto importanti per la vita della comunità”.
“È evidente che ogni persona educata e rispettosa delle regole auspica di vivere in una città civile”, ha concluso Prandi rispondendo alla cittadina che aveva sollevato il caso; tuttavia, “perché ciò avvenga non è sufficiente l’impegno dell’ente pubblico, che, assicuriamo, è costante, ma occorre il contributo attivo di ciascuno, a tutela del bene comune. È necessario affermare con chiarezza che siamo cittadini non solo nei diritti, ma anche nei doveri: diversamente, per la maleducazione di pochi finiamo per pagare tutti, e nessuno sforzo dell’amministrazione comunale potrà mai essere sufficiente”.







Evviva! Ha tutte le ragioni, Kursk!
grazie. Tutte le ragioni le hanno i cittadini che vivono a ridosso dell’area stazione storica,
il cui degrado di sta espandendo giorno dopo giorno ai quartieri vicini. E’ una situazione in rapido peggioramento, visibile a chiunque NON giri con le fette di salame sugli occhi.
Bene assessore continua così che va bene bravo
Io invece non sarei troppo convinto che chi rivolge critiche fini a sé stesse sia in buona fede… la risposta dell’assessore Prandi (preciso che io non voto e non ho mai votato a sinistra) mi è sembrata sensata ed equilibrata ed ipotizzare che a sporcare quella zona siano “amici del partito di Prandi” è una sparata che non giova a nessuno.
critiche fini a se stesse un paio di ciufoli….
La risposta dell’assessore è un’insieme di ovvieta’ paracule….
secondo lei allora saranno sicuramente le nonnine coi bambini che frequentano nelle ore mattutine quell’area a lasciare per terra bottiglie di alcoolici, lattine, birre e ogni genere di immondizia….ma mi faccia il piacere….il suo ragionamento di certo non giova a nessuno.
caro assessore Prandi una cittadina che si prende la briga di scrivere al proprio comune
per sollecitare maggior decoro in un parchetto sono sicuro che i suoi doveri li adempie appieno, al contrario delle orde di persone nullafacenti gestite profumatamente dagli amici degli amici del suo partito che molto probabilmente (tiro a indovinare sia inteso…) sono responsabili del degrado di quell’area……