Reggio, la casa era un centro di prostituzione: denunciata donna cinese di 57 anni

Nei giorni scorsi la Polizia di Stato ha concluso una vasta operazione – coordinata dal Servizio centrale operativo (Sco) e che ha interessato ben 24 province – per contrastare una serie di attività criminali collegate a persone di nazionalità cinese residenti in Italia: immigrazione clandestina, sfruttamento della prostituzione e del lavoro, contraffazione di prodotti, distribuzione di sostanze stupefacenti e detenzione abusiva di armi.

Nell’ambito di questa più ampia operazione, gli agenti della Squadra mobile di Reggio hanno denunciato una donna di 57 anni di nazionalità cinese, accusata di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. La donna, che ufficialmente esercitava la professione di massaggiatrice olistica, aveva trasformato la propria abitazione – situata nella periferia nord della città – in una vera e propria casa di prostituzione. Insieme a lei c’era anche una connazionale di 48 anni, risultata poi essere irregolare sul territorio italiano.

Per diversi giorni gli investigatori hanno monitorato l’abitazione della cinquantasettenne, documentando un sospetto viavai di uomini: dopo una serie di appostamenti e identificazioni di clienti, gli agenti hanno fatto irruzione nell’appartamento, sorprendendo una delle due donne in attività con un cliente.

Alla luce di quanto emerso e degli elementi raccolti, e sotto il coordinamento della Procura di Reggio guidata dal procuratore Paci, l’intero appartamento e tutto il materiale pertinente ai reati contestati sono stati sottoposti a sequestro preventivo. Nei prossimi giorni è attesa la decisione del giudice per le indagini preliminari, chiamato a pronunciarsi sulla convalida del sequestro richiesto dalla Procura.

Nell’ambito delle azioni di contrasto alla criminalità cinese nel Reggiano, gli agenti hanno controllato complessivamente – con il supporto del Reparto prevenzione crimine – 63 persone, cinque attività commerciali e un veicolo.

Gli agenti dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico hanno inoltre rintracciato, arrestato e portato in carcere un uomo cinese di 47 anni, condannato per reati contro il patrimonio: finito inizialmente agli arresti domiciliari, era evaso nelle scorse settimane facendo perdere le proprie tracce.