Reggio, la bandiera della Palestina non sarà rimossa: si sposta sulla Torre del Bordello

bandiera Palestina torre del Bordello Reggio – CoRE

Lunedì 13 ottobre doveva essere, secondo quanto era trapelato, la giornata in cui il Comune di Reggio avrebbe rimosso la bandiera della Palestina esposta da inizio settembre – dai giorni del festival di Emergency – su una finestra laterale del palazzo municipale reggiano, all’angolo con via Farini.


La rimozione era stata sollecitata direttamente dal prefetto di Reggio Maria Rita Cocciufa, che già a partire da fine settembre aveva fatto pressione a più riprese sul Comune capoluogo (e sugli altri Comuni reggiani che avevano fatto la stessa scelta: Scandiano, Cavriago e Bagnolo in Piano) rifacendosi alla normativa vigente, che prevede la possibilità di esporre sugli edifici pubblici soltanto bandiere “istituzionali”: quella dell’Italia, ad esempio, o quella dell’Unione europea, senza alcuna eccezione – nemmeno per cause umanitarie di respiro internazionale.

Nella mattinata di lunedì, all’indomani della Marcia della pace Perugia-Assisi del 12 ottobre, riferimento temporale indicato dal Comune di Reggio come ultimo giorno di permanenza del vessillo palestinese sulla facciata del municipio, la bandiera è effettivamente sparita dall’edificio comunale, ma è immediatamente ricomparsa in un’altra collocazione poco distante: ora sventola da una finestra al secondo piano della Torre del Bordello, affacciata su via Toschi ma ben visibile anche da piazza Prampolini.

Lo “stratagemma” per ottemperare alla richiesta della Prefettura, ma allo stesso tempo per mantenere la bandiera esposta nel cuore del centro storico, proprio a due passi dal municipio, è stato rivendicato dal sindaco di Reggio Marco Massari, con il beneplacito di tutta la giunta comunale: “D’accordo con gli altri sindaci della provincia che avevano deciso analoga iniziativa – ha detto il primo cittadino reggiano – abbiamo ritenuto di spostare la bandiera su un edificio di valore storico e identitario come la Torre del Bordello. Confermiamo in questo modo l’intenzione di far sentire la voce della comunità a difesa dei diritti e della libertà del popolo palestinese”.



Ci sono 7 commenti

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  1. kursk

    Vicino casa, in un alloggio occupato da una nota cooperativa che fattura milioni
    gestendo immigrati, hanno esposto da tempo la bandiera Palestinese.
    Curiosamente in occasione del 25 Aprile, non avevano esposto, contrariamente al sottoscritto, il Tricolore nazionale. Che sbadati….magari il prossimo anno si ricorderanno anche della nostra Resistenza e non solo di quella di Hamas.

  2. Ipocrisia unica Dea

    Si fanno prendere per i fondelli al teatro in mondovisione poi disattendono gli ordini del Prefetto [si può fare?].Hamas comanda dal 2005 e non sono state più fatte elezioni [a proposito di democrazia], è un’organizzazione terroristica e insistono ad esporre il vessillo.

    • Daniele

      La bandiera della Palestina rappresenta il popolo palestinese, non è il vessillo di Hamas.
      Ma che ragionamento è?
      Sarebbe come dire che la bandiera tricolore rappresenta che so, Fratelli d’Italia.

      Inoltre: quando il Sindaco ha suscitato la reazione di Francesca Albanese lo ha fatto chiedendo la pace per tutti i popoli coinvolti nel conflitto (israeliani e palestinesi), soprattutto chiedendo il rilascio degli ostaggi israeliani rapiti da Hamas. E ha tenuto il punto anche successivamente, non si è rimangiato le parole come chiedeva lei.
      Non sembra un atteggiamento filo Hamas.

      Qualcuno ha una strana interpretazione dei fatti, oppure non li conosce ma si esprime ugualmente.

      • kursk

        allora mettiamo per coerenza anche la bandiera di Israele, perche’ fino a quando esponete solo il vessillo Palestinese mi sa tanto che vogliate sottointendere altro….ricordatevi inoltre di tutto il bene che ci hanno fatto i palestinesi nel ns paese ed in Europa, come a Fiumicino in piu’ riprese, sulla Achille Lauro o durante le olimpiadi a Monaco di Baviera. Non siete dalla parte della pace, qualcuno dovrebbe dirvelo, non siete nemmeno dalla parte dell’Occidente, ma forse vi sta bene cosi’…..


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