Reggio. Inalca, sì al tavolo ministeriale ma ancora nessun impegno concreto

incontro per Inalca in Comune a Reggio – RER

Venerdì 6 giugno il presidente della Regione Emilia-Romagna Michele De Pascale, gli assessori regionali allo sviluppo economico Vincenzo Colla e al lavoro Giovanni Paglia, il presidente della Provincia di Reggio Giorgio Zanni e il sindaco di Reggio Marco Massari hanno incontrato, in municipio a Reggio, l’amministratore di Inalca Paolo Boni e una rappresentanza delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, che a metà maggio avevano chiesto un incontro alle istituzioni sul futuro dello stabilimento reggiano dell’azienda del gruppo Cremonini.

A quattro mesi dal devastante incendio divampato nella notte tra il 10 e l’11 febbraio scorsi nell’area del polo industriale reggiano di via Due Canali, che ha interessato un edificio per la lavorazione di carni fresche di Inalca e un edificio di Quanta Stock&Go adibito a magazzino di alimenti, al centro delle discussioni c’è stato soprattutto il destino delle centinaia di dipendenti che erano impiegati nello stabilimento reggiano.

Le istituzioni locali da una parte hanno raccolto la disponibilità di Inalca a partecipare a un tavolo ministeriale presso i Ministeri del lavoro e delle imprese e del made in Italy, per attivare un contratto di sviluppo e tutti gli strumenti finalizzati a un possibile investimento dell’azienda sul territorio; dall’altra hanno registrato – e condiviso – le preoccupazioni delle sigle sindacali per il futuro dei lavoratori e delle lavoratrici di Inalca, Gescar e Fabbrica del Lavoro, che in questi mesi sono stati costretti a sobbarcarsi trasferte quotidiane verso gli altri stabilimenti emiliani del gruppo (in provincia di Modena e a Piacenza) o verso quello lombardo di Pegognaga (in provincia di Mantova) – o, in alternativa, sono stati messi in cassa integrazione. Una soluzione solo temporanea, almeno sulla carta, che però di mese in mese si va “stabilizzando” sempre di più.


“Abbiamo ribadito con forza l’impegno di tutte le istituzioni per la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici di Inalca che stanno facendo grandi sacrifici, le cui forme di sostegno messe in campo dopo l’incendio vanno aggiornate, dato il perdurare della situazione”, ha spiegato il presidente de Pascale al termine dell’incontro.

“Allo stesso tempo, abbiamo raccolto la disponibilità dell’azienda a partecipare a un tavolo ministeriale. Le istituzioni locali daranno completa disponibilità all’azienda a una procedura di autorizzazione facilitata, che sostenga l’investimento grazie a un iter autorizzativo rapido”, hanno assicurato de Pascale, Massari e Zanni: “L’azienda, in questo momento, non ha preso impegni rispetto a possibili investimenti, ma ha dato la disponibilità ad attivare questo tavolo ministeriale. Da qui partiamo per difendere i lavoratori e le lavoratrici e anche i posti di lavoro nel territorio”.

I sindacati Cgil, Cisl e Uil e le categorie coinvolte si sono detti “soddisfatti dell’attenzione che la Regione, assieme alla Provincia e al Comune di Reggio, hanno manifestato rispetto alla complessa situazione delle lavoratrici e dei lavoratori di Inalca, Gescar e Fabbrica del Lavoro”, salutando positivamente “il rinnovato impegno delle istituzioni a facilitare un nuovo investimento del gruppo Cremonini sul territorio provinciale”.

Per le organizzazioni sindacali reggiane “si tratta di un passaggio importante che consentirà l’apertura di un ventaglio di possibilità e nuove condizioni per imprimere un’accelerazione a un percorso di re-industrializzazione al momento ancora tutto da definire”, anche se “resta ovviamente la preoccupazione per una condizione di disagio crescente per le lavoratrici e i lavoratori coinvolti da estenuanti trasferte quotidiane, nonché per tutti coloro attualmente costretti in regime di ammortizzatori sociali e pertanto obbligati a fare i conti con pesanti decurtazioni salariali”.