Reggio. Il gruppo missionario di Sant’Agostino ha compiuto 30 anni

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Trenta anni fa, con don Guido Mortari, Rina Manzini, Maria Predieri, Chiara Leoni, Paolo Lasagni, Margherita Lupi e Maria Drogo nasceva il Gruppo Missionario nella parrocchia cittadina di Sant’Agostino.
Era un sogno vagheggiato da tempo e ideato nell’occasione del ritorno nella missione di Gambo, nel territorio di Arsi, in Etiopia di suor Aldina Predieri – originaria della parrocchia e appartenente alla Congregazione delle Suore Missionarie della Consolata – dopo una breve vacanza in famiglia. La missione gestiva l’ospedale e la casa di accoglienza “Maria Consolata”. Pochissime persone allora si erano date tanto da fare per preparare due containers e riempirli zeppi zeppi: dagli indumenti ai mobili, agli alimenti, alle macchine da cucire, alle stoffe e molto altro.
Dopo quel’impegnativa esperienza – fatta di tantissimi giri per reperire il materiale, portarlo al magazzino e infine caricarlo nei container – e la partenza di suor Aldina, si è concretizzata l’idea del Gruppo Missionario. Era il novembre 1990.


Gli scopi proposti, scritti in un bel cartellone collocato in mezzo alla chiesa e corredato di foto della missione etiopica, erano principalmente tre:
– Sostenere i missionari con la preghiera personale e comunitaria;
– Aiutare le missioni procurando sostegno economico, generi alimentari, farmaci, apparecchiature e altre attrezzature;
– Sensibilizzare e coinvolgere tutta la comunità parrocchiale al tema missionario con varie iniziative.

Dopo aver pregato lo Spirito Santo perché questa iniziativa andasse in porto, siamo partiti incontrandoci il primo lunedì di ogni mese nello stanzino posto sopra lo studio di don Guido.
Quanti anni, quante persone, quante situazioni, le più svariate, si sono avvicendate in quel piccolo locale dove inizialmente eravamo in pochi, ma perseveranti!


Pian piano il gruppo si è infoltito e ci disponevamo in cerchio, prima per una preghiera, ritenuta indispensabile, poi per una meditazione e infine per la programmazione di eventi o progetti futuri.
Don Guido era quasi sempre presente e ci sosteneva, ma la legna al fuoco era ogni volta tanta. Elencare tutte le attività organizzate chiederebbe troppo spazio.
Ne ricordiamo solo una particolarmente significativa: il primo aiuto a suor Aldina in Etiopia per sostenere l’ospedale di Gambo, con l’invio di letti, cibo e farmaci.

Con l’arrivo poi in parrocchia dal Brasile di suor Alice e suor Benedicta, della Congregazione delle Figlie di Maria Missionarie, il Gruppo Missionario ha deciso di ampliare il suo campo di azione, provvedendo anche al mantenimento del loro Educandario São José, a Sant’Anastasio nella città di San Paolo, che raccoglie bambini e adolescenti abbandonati. Sono iniziate così le “adozioni a distanza”, che hanno incontrato la generosità dei parrocchiani e han permesso di assicurare varie attività ai ragazzi ospitati.

Intanto di volta in volta il Gruppo Missionario faceva fronte ai bisogni del momento con pacchi per i terremotati, alimenti per i poveri e gli extracomunitari, torte e sigarette per i carcerati e tanto altro.

Sembrava che tutti i bisogni piovessero sul Gruppo, che veniva subissato da tante richieste. Le signore della parrocchia si impegnavano a confezionare torte; ad organizzare mostre di quadri, di lavoretti di cucito o di oggetti delle missioni e altro ancora per raccogliere offerte da destinare alle due missioni, in Etiopia e in Brasile.
E come non ricordare le “Tende di Natale”, collocate in via Farini – vicino alla chiesa di San Giorgio – con lo scopo di raccogliere fondi per i vari progetti? Iniziativa che ha visto giovani e adulti alternarsi al freddo per distribuire volantini, spiegare ai passanti i progetti e raccogliere le offerte

Don Guido era molto contento di tutto questo fermento di idee ed opere che a volte coinvolgevano anche le classi di catechismo e i giovani, con lavoretti e recite guidate dalle missionarie.
Si cercava anche di collaborare col Centro Missionario Diocesano nelle raccolte annuali, nella vendita di piante e riso. Significativa e arricchente era la partecipazione alle belle veglie missionarie ; non mancava, inoltre, l’invito ai missionari di portare la loro testimonianza durante le Messe e negli incontri parrocchiali.
Nel frattempo si procedeva anche alla formazione del Gruppo, invitando esperti, sacerdoti o laici di ritorno dalle missioni o trattando e meditando temi inerenti alla missione.

Per un breve periodo di esperienza in missione sono partiti nel 2004 Sant’Anastasio in Brasile: Linda Campioli,Monica Gisondi, Alessia Musi, Paolo Patteri e Gianni Binelli, che al ritorno hanno condiviso con il Gruppo la loro testimonianza. Nella missione di Gambo si sono recati: Maria Predieri, Chiara Leoni, Roberto Benassi, Chiara Frassinetti, Elena Pilla.

Tutto serviva ad ampliare la visuale su mondi sconosciuti, ad aprire il cuore e a stimolare la generosità di molte persone che si sono impegnate a far studiare ragazzi poveri e volonterosi; molti di questi ora sono sacerdoti, medici, altri infermieri o tecnici.

Quanto si è potuto fare, solo Dio può sapere! Tutto è stato possibile per la presenza costante e l’approvazione di don Guido e grazie alla generosità di tante persone che hanno speso senza misura il loro tempo prezioso e i loro beni.

Ora il gruppo è ritornato al numero iniziale: alcune persone non ci sono più e altre si sono ritirate per motivi di salute, età ed impegni familiari.
Ci auguriamo vivamente che altre persone e in particolare i giovani possano prendere il loro posto. E’ di sicuro un’ avventura bellissima! Infatti “La misura dell’amore è amare senza misura”.