Reggio, Forza Italia contro il doc su Aemilia di Rai2: “Inaccettabile mistificazione, piena solidarietà a Pagliani”
Il coordinamento reggiano di Forza Italia ha espresso “ferma indignazione per la mistificazione della realtà perpetrata nel servizio di ricostruzione della vicenda Aemilia trasmesso in prima serata su Rai Due”.
Nella serata di venerdì 23 maggio, infatti, sulla seconda rete del servizio pubblico è andata in onda “Aemilia 220 – La mafia sulle rive del Po”, una docufiction con interviste e ricostruzioni per ripercorrere le tappe principali dell’espansione della ‘ndrangheta in Emilia-Romagna.
Per il coordinatore provinciale di Forza Italia Gianluca Nicolini, il coordinatore cittadino Luca Vezzani, il vicecoordinatore provinciale Davide Ganapini e la vicecoordinatrice cittadina Mariarosaria Tedesco “assistiamo ancora una volta a un attacco premeditato e strumentale contro l’avvocato Giuseppe Pagliani, emblematica vittima di malagiustizia reggiana e stimato esponente del nostro partito. Il servizio ha deliberatamente ignorato i cinque pronunciamenti giudiziari che hanno inequivocabilmente sancito la sua innocenza, confermando per lui e per il collega defunto Bernini la completa e assoluta estraneità da ogni addebito”.
“Dietro questa ennesima operazione di disinformazione si cela la regia politica di alcuni esponenti della Cgil reggiana col sostegno fazioso di TeleReggio, che hanno deliberatamente omesso gli elementi processuali fondamentali: la totale esclusione di ogni responsabilità dell’avvocato, certificata dall’autorità giudiziaria. Dopo un decennio di attacchi smodati e persecutori, risulta intollerabile che si perpetui questa faziosità politica senza precedenti contro il principale esponente del centrodestra reggiano”.
I fatti processuali, per Forza Italia, “parlano chiaro: l’avvocato Pagliani non è stato soltanto pienamente assolto da ogni accusa, ma ha ottenuto anche il risarcimento per il gravissimo caso di malagiustizia subito. La sua opera “23 Giorni”, di cui sono state diffuse e vendute oltre 10.000 copie, documenta con rigore certosino l’intera vicenda giudiziaria, svelando la natura drammaticamente poco giuridica di questo accanimento processuale”.
“Al nostro stimato avvocato Giuseppe Pagliani va la nostra totale e incondizionata solidarietà. Si tratta del punto di riferimento centrale e indiscusso del centrodestra non solo nella provincia reggiana, ma nell’intera Emilia occidentale. Consideriamo spregevole e inqualificabile l’ennesimo tentativo di delegittimazione orchestrato ai suoi danni.
Il suo ritorno nell’agone politico è avvenuto su esplicita e pressante richiesta del candidato sindaco di Scandiano Salsi, che ha subordinato la propria candidatura al coinvolgimento attivo dell’avvocato. Una scelta che conferma come egli rappresenti, per dedizione, competenza e generosità, una delle espressioni più nobili e apprezzate della politica reggiana”.
Il coordinamento reggiano di Forza Italia ha quindi voluto esprimere “il proprio incondizionato riconoscimento e il pieno sostegno alla sua instancabile azione politica, svolta con autentica passione negli organismi provinciali, nell’Unione dei Comuni e nell’amministrazione comunale di Scandiano. Durante la trasmissione si è consumata un’operazione di censura mediatica tanto strumentale quanto vergognosa: all’avvocato Pagliani è stato deliberatamente negato il diritto di replica e di confronto. Avremmo considerato doveroso e corretto che, tra i vari interventi, trovasse spazio anche la sua testimonianza diretta, poiché la sua versione dei fatti – quella che ha trionfato in sede giudiziaria e professionale – era elemento imprescindibile per una ricostruzione onesta e completa. L’esclusione della sua voce ha trasformato il servizio in un monologo precostituito, realizzato con evidente malizia e finalizzato a perpetuare una narrazione distorta e strumentale”.
Forza Italia, ha concluso la nota, “condanna categoricamente e senza riserve ogni forma di organizzazione criminosa e di illegalità. Sosteniamo con convinzione la lotta implacabile che il governo sta conducendo contro le organizzazioni criminali, ma rivendichiamo con altrettanta fermezza un principio cardine dello Stato di diritto: gli innocenti devono rimanere fuori dalla lotta alla mafia”.
certo come no....rendiamo difficoltoso il muoversi alle persone che lavorano, nelle regioni italiane che lavorano e che pagano la maggior parte delle tasse nel paese.....una
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