Da mesi si presentava in parrocchia avanzando richieste di natura economica sempre più minacciose nei confronti del parroco e del diacono, costretti a consegnagli, ogni due,tre giorni, somme di denaro tra i 20 e i 50 euro per un totale di circa 2.500 euro. Fino a quando, il parroco, stanco delle visite dell’uomo che oramai andavano avanti da mesi, ha deciso di raccontare tutto ai carabinieri della Compagnia di Guastalla. Al termine delle indagini, i carabinieri di Guastalla hanno quindi denunciato alla Procura di Reggio Emilia diretta dal procuratore Calogero Gaetano Paci un trentacinquenne residente nella Bassa reggiana per i reati di minaccia ed estorsione. La Procura ha quindi richiesto e ottenuto dal Gip del Tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione nei confronti di un 35enne della misura cautelare del divieto di avvicinamento alle vittime: dovrà mantenersi ad almeno 2 chilometri di distanza dalla parrocchia e non dovrà comunicare in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo con parroco e diacono. “Aprimi don dammi i soldi che è meglio”, “Se non mi dai i soldi faccio male al don”, “Vi brucio la macchina” alcune frasi pronunciate dall’uomo ai due per farsi dare il denaro.







Ultimi commenti
Bravo professore, bisogna sempre partire dall' inizio, la tipa chi la costringe a stare in Italia
Reggio non si smentisce, mai!!! Ignora la Storia e/o la manopola a suo uso e consumo
Grande 👍💪 professore in effetti bisogna sempre pesare bene le parole perché come Italia (reggiano) mi sento un po' fuori luogo grazie mille prof