Lo scorso 27 settembre è stato fermato con alcuni amici a bordo di un’auto diretta a Novellara, nonostante fosse ancora agli arresti domiciliari per essersi reso responsabile di un furto con destrezza (di un telefonino) quando era ancora minorenne: per questo motivo a un ragazzo di 21 anni residente a Reggio il magistrato di sorveglianza di Bologna ha revocato il beneficio della detenzione domiciliare, disponendo che il giovane fosse condotto presso l’istituto penale minorile di Bologna.
Lo scorso aprile il tribunale per i minorenni del capoluogo emiliano-romagnolo gli aveva concesso gli arresti domiciliari, e un mese dopo – a maggio – il ventunenne era stato autorizzato ad assentarsi da casa in determinati orari della giornata per accompagnare i cani di sua proprietà ad espletare i bisogni fisiologici, oltre alla possibilità di uscire tutti i giorni dal lunedì al venerdì per potersi recare al lavoro.
Il mancato rispetto delle prescrizioni dell’autorità giudiziaria, tuttavia, ha portato il magistrato di sorveglianza a fare dietrofront: il ragazzo, dunque, dovrà ora scontare il resto della pena dietro le sbarre.
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che forza i reggiani! inarrestabili e inamovibili, brontolano per 5 anni e poi via testa bassa e pedalare! certo che il primo che dice qualcosa
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