150 anni or sono, il 23 novembre 1873 iniziava la sua attività il Pio Istituto Artigianelli.
Era stato voluto dalla lungimiranza e dalla passione educativa di don Zefirino Iodi, parroco di San Salvatore in Santa Teresa – una parrocchia poverissima della città.
Don Iodi, non a torto denominato “il don Bosco reggiano”, era preoccupato di assicurare un’adeguata formazione professionale e un’educazione religiosa e civica ai tantissimi adolescenti poveri della città.
Nel corso dei decenni l’Istituto sotto la presidenza di saggi sacerdoti e poi di qualificati laici ha svolto con grande competenza la sua missione: dalle botteghe artigiane, in cui veniva esercitato l’apprendistato, e della aule sono uscite decine e decine di qualificati artigiani che certamente hanno contribuito allo sviluppo economico della città e della provincia.
Certamente la storia del Pio Istituto Artigianelli è intimamente legata alla storia della città.
Per celebrare l’importante ricorrenza il Consiglio dell’Istituto ha organizzato due interessanti mostre, in corso sino al 16 gennaio in città.
Presso la Biblioteca Panizzi, in via Farini, è allestita nella sala esposizioni a piano terreno la mostra documentaria – con materiale inedito e particolarmente interessante – “Insegnare a pescare. La pastorale sociale di Don Zefirino Iodi e la storia del Pio Istituto Artigianelli a Reggio Emilia (1873-2023)”. Particolare interesse suscitano le pregevoli litografie uscite dal torchi della attrezzata tipografia voluta da don Iodi e che ha edito interessanti pubblicazioni di storia locale. La esposizione osserva gli orari di apertura della Biblioteca. Assai utili sono i pannelli esplicativi che illustrano la figura e l’opera di don Iodi e il suo i pegno profuso nell’educazione.
Il Battistero di San Giovanni Battista – a fianco della Cattedrale – ospita l’esposizione “La raccolta di opere d’arte del Pio Istituto Artigianelli-Ets. Un patrimonio per la città di Reggio Emilia”: un’interessante e inedita rassegna sull’arte reggiana dal dopoguerra ad oggi. Questi gli orari: venerdì, sabato e domenica, ore 9.30 – 12.30; 16.30 – 19.00.
Don Iodi aveva fondato su tre principi il percorso educativo dei fanciulli poveri e indigenti: educazione materiale, intellettuale e spirituale; e della seconda faceva parte a pieno titolo l’educazione artistica.
Sono esposte opere di: Giannino Tamagnini, Francesco Fontanesi, Armando Giuffredi, Alfonso Boghi, Carlo Bazzani, Corrado Tiradini, Anna Cantoni, Nani Tedeschi, Eugenio Montanari, Rina Ferri, Tonino Grassi, Franco Bonetti, Vittorio Cavicchioni, Egidio Giaroli, Lodovico De Pietri e Carlo Mastronardi. La mostra è accompagnata da un agile catalogo e da pannelli didascalici
L’allestimento delle due mostre le rende fruibili ad un vasto e composito pubblico e si presta ad essere utilmente visitata anche dalle scuole, in quanto consente di conoscere un’importante esperienza educativa e una ricco patrimonio artistico.
La “Strenna del Pio Istituto Artigianelli 2023” è interamente dedicata alla ricorrenza del 150° di apertura dell’Istituto; contiene puntuali e approfonditi saggi e un ricco corredo iconografico.
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Stato di abbandono? Io direi più atti di vandalismo...
Sono sempre più vergognosi senza un briciolo di pudore ,superpagati per scaldare le poltrone e non per risolvere i problemi reali della gente !
La sinistra vuole solo governare non pensa le cose importanti per gli italiani anche se non è in grado di farl: pur di avere voti […]