Reggio, due fratelli arrestati per spaccio: erano i “pony express” della cocaina

controlli carabinieri piazza della Vittoria Reggio – CC

I carabinieri hanno arrestato, con l’accusa di concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, due fratelli di 48 e 52 anni di nazionalità tunisina, residenti a Reggio. Secondo quanto emerso dalle indagini, i due agivano come veri e propri “pony express della cocaina”, concordando con i clienti appuntamenti presso i centri commerciali della città: una volta arrivati al punto di ritrovo, entravano nelle auto dei compratori per finalizzare lo scambio.

L’indagine è partita a inizio dicembre, quando i carabinieri hanno acquisito informazioni su una possibile attività di spaccio che avrebbe avuto come epicentro un appartamento in viale Timavo, a Reggio.

Nella mattinata del 13 dicembre è stato predisposto un servizio di osservazione nei pressi dell’abitazione, con militari in borghese: dopo qualche ora di attesa, un uomo è uscito dal condominio in bicicletta e si è diretto al centro commerciale Le Querce. Una volta lì, è entrato nell’abitacolo di un furgone, come passeggero, per poi uscirne poco dopo.

Quando l’uomo si è allontanato, i carabinieri hanno fermato il furgone per confermare i propri sospetti: il conducente, un uomo di 37 anni residente a Reggio, ha consegnato spontaneamente due involucri termosaldati contenenti poco più di un grammo e mezzo di cocaina. Portato in caserma, il trentasettenne ha ammesso di averla comprata proprio dall’uomo che era stato visto entrare e poi uscire dal furgone, al quale si era già rivolto anche in altre occasioni.

Nel frattempo, altri carabinieri hanno seguito il sospettato in bicicletta, vedendolo rientrare a casa e poi uscire nuovamente, questa volta a piedi, in direzione dell’Esselunga. Fermato dai militari lungo viale Timavo e messo alle strette, l’uomo ha estratto dai pantaloni una busta di plastica con otto dosi di cocaina, per un peso complessivo di 7 grammi; quando è stato perquisito, è stato trovato anche in possesso di uno smartphone e di 450 euro in contanti.

A quel punto, i carabinieri si sono diretti verso l’appartamento dei due fratelli per procedere a una perquisizione domiciliare: quando erano ormai davanti al condominio in questione, hanno intercettato il fratello maggiore, che stava uscendo proprio in quel momento e che alla vista dei militari ha tentato di allontanarsi a piedi. Bloccato immediatamente, l’uomo con un gesto repentino ha provato a inghiottire qualcosa, ma è stato subito costretto a sputare: si trattava di un involucro di plastica contenente cinque dosi di cocaina, per un totale di 5 grammi. Nella tasca della giacca, inoltre, aveva un altro mezzo grammo di cocaina e cento euro in contanti.

Durante la perquisizione dell’appartamento dei due fratelli, i carabinieri hanno trovato il materiale necessario per il confezionamento delle dosi (un bilancino di precisione, ritagli di cellophane, sostanza da taglio nel frigorifero) e altra cocaina sparsa per tutta la casa: poco più di un grammo, suddiviso in due dosi, nascosto in una giacca nell’armadio; altri 1,86 grammi (suddivisi in tre dosi) in una scatola nella camera da letto del fratello maggiore; mezzo grammo nascosto in una scarpa.



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