Reggio, costituito il Comitato contro la fauna selvatica

Mercoledì 25 luglio presso la cantina di Emilia Wine di Arceto si è tenuto un incontro alla presenza del presidente del Consorzio del Lambrusco dott. Davide Frascari, dei presidenti e dei rappresentanti delle più importanti cantine della provincia di Reggio. Tra i temi trattati, la difesa delle coltivazioni dalla fauna selvatica, stanziale e migratoria e la necessità di ridurre gli ingenti danni provocati ogni anno dalla loro proliferazione.

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Numerosissime le lamentele sollevate. Tra le tante, quelle per gli interi filari di uva “saccheggiati” dagli uccelli, i frutteti devastati, i campi di grano rasi al suolo. È stato affrontato anche l’argomento nutrie e lupi: questi ultimi, per numero e aggressività, rappresentano oramai un pericolo non solo per gli animali ma anche per le persone e ultimamente si sono spinti in pianura fino all’interno delle stalle, dove hanno sbranato mucche e vitelli; non senza aver lasciato – prima – anche il segno in montagna su numerose greggi.

Le nutrie, invece, con i cunicoli scavati negli argini dei fiumi, dei torrenti e dei canali di irrigazione, oltre che impedire un regolare deflusso delle acque necessarie all’irrigazione dei campi possono provocare – in caso di piena – il crollo degli argini, con il conseguente allagamento di case e campagne.

Lo scopo dell’incontro è stato quello di costituire un comitato con tutti gli imprenditori agricoli del territorio reggiano per contattare la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Reggio e gli enti preposti (Atc) per cercare soluzioni che li tutelino dai danni provocati dalla fauna selvatica: non solo in termini di risarcimento, ma con una politica che argini, al più presto, l’aumento indiscriminato della fauna selvatica.

L’iniziativa, naturalmente, non potrà non passare anche attraverso la modifica delle leggi regionali vigenti, con la necessità per il Comitato – pertanto – di incontrare al più presto l’assessore competente e il presidente della Regione.

Si sono già fatti vivi numerosi imprenditori agricoli di altre province della regione, che guardano con molto interesse all’iniziativa reggiana e che hanno già dato la loro adesione, stante l’identità delle problematiche relative ai danni arrecati anche alle loro produzioni. L’intenzione del Comitato è quella di coinvolgere via via nell’iniziativa tutte le province della regione.