Reggio. Con Bonaccini 60,66% iscritti Pd. Ecco chi sono: sindaci, sportivi, artisti e società civile

Luca Vecchi con Stefano Bonaccini mic

Scrive in una nota il comitato di Reggio Emilia per Stefano Bonaccini segretario nazionale del Partito democratico: “Sono oltre 700 le firme raccolte in poche ore, a Reggio Emilia e provincia, a sostegno della candidatura di Stefano Bonaccini alle Primarie aperte del PD, in programma domenica 26 febbraio in tutta la provincia. Firme che rispecchiano l’idea di apertura di cui l’attuale presidente della Regione Emilia Romagna è interprete, con figure di primo piano all’interno del PD ma anche rappresentanti del mondo dello sport, della cultura, del lavoro, della scuola, delle imprese, a suggellare quell’idea di partito plurale che ha contraddistinto la campagna elettorale per la segreteria del PD nazionale promossa da Bonaccini, partita lo scorso novembre da Campogalliano e che ha toccato più di un centinaio di località italiane.

A Reggio Emilia Stefano Bonaccini ha raggiunto il 60,66% nelle consultazioni tra gli iscritti ai circoli del PD. Un ottimo risultato a cui è seguito un appello a tutta la società civile che si riconosce nel progetto di un PD “progressista, europeista, antifascista, di chi crede nella dignità del lavoro, nella parità di genere e di opportunità per tutte e tutti, nella centralità della lotta al cambiamento climatico”.

“Il Partito Democratico – si legge nell’appello che ha raccolto moltissime adesioni – è a un bivio esistenziale, è in gioco la natura stessa del cammino politico con cui abbiamo scelto nel 2007 di costruire una moderna forza progressista al servizio del Paese. Possiamo scegliere di abbandonare quella strada, rinunciando di fatto al percorso di costruzione di un centro sinistra che ha l’ambizione di proporre un modello di governo alternativo alla destra populista. Oppure possiamo mettere in circolo la nostra “energia popolare”, che è nelle nostre radici, nelle nostre idee, nella volontà di ricercare insieme il cambiamento, con serietà, concretezza, credibilità”.

Un appello che evidentemente ha incontrato il favore di moltissimi nomi noti del mondo dello sport, della cultura, dell’impresa e della sanità.
Tra gli altri Carmelo Salerno, Giuseppe Fico, Vittorio Cattani, Alessandro Dalla Salda, Filippo Barozzi per quanto riguarda lo sport di vertice reggiano, ma molte sono state anche le rappresentanze del mondo dello sport di base e del Coni, così come del mondo scolastico e della cooperazione quali Daniele Cottafavi, Mariangela Fontanesi, Elisabetta Fraracci, Donatella Martinisi, Chiara Nasi, Roberto Olivi. Senza dimenticare riferimenti del sociale quali Antonella Reggianini, Valerio Maramotti, Innocenza Grillone, o del mondo economico come Stefano Landi. Presenti tra i firmatari anche nomi conosciuti della sanità reggiana tra cui Claudio Pedrazzoli, Annibale Versari, Mirco Lusuardi, Paolo Cavandoli, Alessandro Navazio, o della musica come Beppe Carletti, oltre a 27 sindaci della provincia, molti assessori, parlamentari e consiglieri regionali e comunali.

“Da subito vogliamo ringraziare i tanti volontari e i militanti del Partito Democratico di Reggio che già da questi giorni sono al lavoro per allestire i seggi in tutto il territorio provinciale – hanno dichiarato gli esponenti del Comitato Bonaccini -, in vista delle primarie di domenica. La destra si batte alle urne, con proposte che si costruiscono ascoltando le persone e i territori. Abbiamo scelto di sostenere Stefano Bonaccini alla candidatura di segretario nazionale del PD perché la sua storia personale, politica, amministrativa lo rende a nostro avviso la migliore risorsa che il nostro partito può vantare per costruire il proprio rilancio. Per costruire un nuovo PD figlio di una rinnovata “energia popolare”. Un partito aperto, plurale, inclusivo che non rinuncia all’ aspirazioni ad una forte vocazione maggioritaria. Un partito che si candida a guidare l’opposizione per tornare domani alla guida del paese immaginando, progettando e realizzando l’idea che un’altra Italia è possibile rispetto a quanto ogni giorno rappresentato dal governo Meloni”.