Reggio, approvato il progetto esecutivo per le Ramblas nord e sud al Parco Innovazione

Ramblas Parco Innovazione Reggio rendering U – CoRE

La giunta comunale di Reggio ha approvato il progetto esecutivo per la realizzazione della cosiddetta “Rambla sud” (tra viale Ramazzini e la ferrovia) e della cosiddetta “Rambla nord” (tra via Agosti e viale Ramazzini) del Parco Innovazione, nell’area delle ex Officine Meccaniche Reggiane, nell’ambito del programma di rigenerazione urbana (Pru) del quartiere cittadino di Santa Croce.

Il progetto rappresenta uno dei nove interventi prioritari previsti dal piano strategico Atuss RE-2030 – Agenda di trasformazione urbana per lo sviluppo sostenibile di Reggio Emilia, sottoscritto nel novembre del 2023 dal Comune di Reggio e dalla Regione Emilia-Romagna. Il valore complessivo del progetto è di 6 milioni di euro: quattro di questi sono finanziati dalla Regione tramite l’assegnazione di risorse da fondi europei, i restanti due (uno per ciascuna Rambla) sono co-finanziati dal Comune.

Dopo l’approvazione del progetto esecutivo, il passo successivo sarà quello della pubblicazione del bando per l’affidamento dei lavori, prevista per l’inizio del 2026. L’avvio del cantiere avverrà entro il mese di giugno del prossimo anno, con una conclusione dei lavori prevista entro la fine del 2027.


La nuova struttura urbana costituita dalle due “Ramblas“, secondo le intenzioni, andrà a configurarsi come un’area a destinazione pubblica e polifunzionale, costituita da un parco “lineare” (con relativi servizi e dotazioni) e da una rete connettiva di strade, piste ciclabili e percorsi pedonali per la mobilità pubblica e privata. Per quanto riguarda il sistema integrato del verde, il progetto prevede la realizzazione di un parco di oltre tre ettari ad alta differenziazione ecologica che integrerà diversi tipi di alberature, specie arbustive e prati stabili, impianti e sistemi per la circolarità e il recupero delle acque piovane – per incidere positivamente sulle emissioni di sostanze climalteranti. Il progetto prevede inoltre anche aree e attrezzature pubbliche per lo sport, la cultura e il tempo libero.

Di fatto, la realizzazione della cosiddetta “Rambla sud” fungerà come struttura urbana di collegamento tra il Parco Innovazione e l’area sud della città (il quartiere della stazione ferroviaria e il centro storico), mentre la realizzazione della cosiddetta “Rambla nord” intende segnare un passo in avanti nella connessione tra il Parco Innovazione e il quartiere Santa Croce, con l’obiettivo di farlo diventare un polo unico con l’area sportiva di via Agosti.

“Prosegue l’impegno dell’amministrazione comunale nella riqualificazione di un luogo identitario della città in cui si sono insediate aziende innovative e di eccellenza come lo furono, nella storia di Reggio, le Officine Meccaniche Reggiane”, ha spiegato l’assessore comunale a rigenerazione urbana e sviluppo sostenibile Carlo Pasini. Le due Ramblas, ha aggiunto, “permetteranno di creare un collegamento fisico tra il polo industriale e il quartiere, arricchendo la dotazione di infrastrutture, spazi verdi e servizi: si tratta quindi di un intervento che contribuirà a valorizzare l’intera area, facendo anche da volano per l’insediamento di nuovi interventi privati all’interno del Parco Innovazione”.



Ci sono 13 commenti

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  1. Marisa Bigi

    Questa (ex) città MUORE di traffico, ma la preoccupazione dei marziani che la amministrano è l’ennesima solenne ciofeca da bifolchi convinti di essere cosmopoliti.

    • kursk

      beh ma vogliamo mettere la soddisfazione di fare 40-50 minuti di colonna per poi arrivare e passeggiare sulle rambla cercando di schivare qualche nordafricano che sfreccia col monopattino ?

    • Orban Milà

      italia cosa? La maggioranza degli idagliani non sa nemmeno in che ordine son disposti i colori della bandiera! Non ha mai notato come appicciccano il tricolore sulle automobili o sui camion? O peggio ancora come fanno lo stesso errore associazioni, aziende e organizzazioni varie? Ma per piacere!

  2. Ipocrisia unica Dea

    “permetteranno di creare un collegamento fisico tra il polo industriale e il quartiere…”.
    Oltre al provinciale tentativo di farci dimenticare la ricchissima lingua italiana, veniamo dall’alto informati che le strade da oggi servono a collegare.
    Della serie ostentare stipendi gettati al vento.


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