Reggio. Annalisa Rabitti si dimette da presidente Fcr

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Annalisa Rabitti ha deciso, nella giornata di venerdì 26 aprile, di rassegnare le sue dimissioni da Presidente delle Farmacie Comunali Riunite, azienda di cui è presidente dal 2015.
Annalisa è infatti candidata per il Partito Democratico di Reggio Emilia alle Amministrative del 26 maggio prossimo ed è per una questione di opportunità politica, e per poter gestire il mese di campagna elettorale al meglio delle sue possibilità e senza coinvolgere in alcun modo FCR, che ha scelto di rinunciare al suo ruolo ad un mese circa dalla scadenza del suo mandato (per statuto il Cda scade alla decadenza del consiglio comunale in carica).
Questa la lettera con la quale ha deciso di comunicare la sua decisione.

“Cinque anni fa la mia scelta di fare politica nasceva da un’urgenza: la possibilità di mettere a valore le cose che avevo vissuto, le cose che pensavo. Avevo il bisogno di provare a fare qualcosa, di non stare alla finestra, ma entrare.
È nato cosi il progetto “Reggio Emilia Città Senza Barriere”: prima fatto di visioni e spunti, e poi sempre più corposo, pieno di materiale, persone, idee, cose da fare concrete. A poco a poco quel progetto ha preso la forma di una valanga buona, che va da sola, che rotola. In questi anni è cresciuto, è cambiato, si è nutrito della partecipazione delle persone, del loro entusiasmo, del loro lavoro, delle loro intuizioni. Della loro passione. Dalla storia delle persone che lo hanno abitato e vissuto. Da un “me” questo progetto è diventato un “noi”. Se prima mi muoveva l’urgenza oggi mi muove la responsabilità di non farlo finire, nei confronti di tutte le persone che ci hanno lavorato e messo delle cose, nei confronti delle esperienze attraversate insieme. Sono state impiegate energie per lottare, discutere combattere per allargare lo spazio dei diritti, per cercare una nuova forma di costruzione della nostra città. Il dibattito è diventato progetto grazie alle tante voci significative che hanno portato esperienza, dolore, frustrazioni, soluzioni, idee. A poco a poco centinaia di persone nella loro fragilità hanno capito che il rapporto con i servizi pubblici non era solo fare richieste, e hanno iniziato a mettere qualcosa a servizio degli altri. La concretezza ed il fare ci hanno tenuti insieme e hanno consolidato la partecipazione. Ma a poco a poco è accaduta la cosa più inaspettata: stiamo trovando il coraggio di essere disabili, essere fragili, essere matti e mettere questa fragilità a servizio degli altri.

E questo è, oggi, l’incanto di città senza barriere.
Credo che ascoltare le persone significhi coinvolgerle, dare opportunità di partecipazione, di sfogo, ma anche impegnarsi a costruire e prendersi responsabilità.
Citta senza barriere è riuscita in questo, a tal punto che al progetto hanno collaborato molto di più i fragili, i creativi, i famigliari, i volontari che gli addetti ai lavori.
Abbiamo imparato a costruire assieme alle persone in un modo diverso, abbiamo trovato risposte che nascevano da bisogni profondi, e nel costruirle abbiamo ascoltato.

Io credo che non serva raccontare la buona politica alla gente, credo che alle persone serva vivera, farsela ed inventarsela da soli.
Ed è questo che le persone attorno a me stanno facendo.
Il progetto nasce in un preciso contesto politico, con un preciso mandato che la città ha dato a me e al Sindaco Luca Vecchi 5 anni fa. È stato per dare seguito a quel mandato che decisi, allora, di accettare l’incarico di Presidente delle Farmacie Comunali di Reggio Emilia.
Oggi ho deciso di rimettermi in gioco, di ricandidarmi con e per Luca Vecchi Sindaco. Per chiedere alla mia città di credere ancora in noi e nel progetto, perché abbiamo ancora tanto da fare.
Mi sono messa a confronto con quello che è accaduto in questi anni e ho deciso di ripagare la fiducia, l’affetto, l’impegno e le energie che le persone mi hanno dato.
Ed è per questo che senza nessuna esitazione io sostengo lui come sindaco, e che con più esitazione, ma ormai con consapevolezza, ho scelto di ricandidarmi e rimetterci la faccia.

Per tutelare al massimo quello che è stato fatto, con la speranza di potere ricominciare a condurre il progetto con ancora più forza una volta passato questo momento elettorale, ho deciso di dimettermi dal mio incarico di Presidente delle Farmacie Comunali Riunite.

In questo modo da oggi sono semplicemente una candidata con una idea di città sempre più inclusiva da portare avanti, e spero che in questo mese si possa fare una politica bella, vera: discutere di idee e contenuti, e futuro, e di essere valutata per questo.
Io sono fatta cosi.
Questa è stata una scelta difficile, dolorosa e molto pensata. Non è stato facile firmare quel foglio, non posso nascondere che non avere davanti certezze mi fa paura. Ma Città senza barriere è di tutti, e siccome è di tutti devo agire nel miglior modo possibile.

Spero che tutte le persone che ci hanno lavorato e creduto, mi sostengano in queste elezioni, per ridarmi con forza il mandato di andare avanti, continuare a lavorare sul tema della fragilità per la mia città per i prossimi 5 anni.
Io vorrei avere l’onore di ascoltare ancora, l’onore di custodire, l’onore di fare”.