La commissione Politiche economiche della Regione Emilia-Romagna ha approvato all’unanimità una risoluzione sulla crisi della Meta System di Reggio, presentata dalla coalizione di maggioranza a prima firma della consigliera del Pd Maria Costi e sottoscritta dai colleghi di partito Paolo Calvano, Alice Parma, Elena Carletti, Luca Sabattini, Ludovica Carla Ferrari, Fabrizio Castellari, Gian Carlo Muzzarelli, Luca Giovanni Quintavalla, Anna Fornili, Eleonora Proni, Lodovico Albasi, Barbara Lori, Niccolò Bosi, Emma Petitti, Matteo Daffadà, Andrea Massari, Maria Laura Arduini, Andrea Costa, Raffaele Donini, Simona Lembi, Francesco Critelli, oltre a Lorenzo Casadei (Movimento 5 stelle), Giovanni Gordini e Vincenzo Paldino (Civici con de Pascale), Simona Larghetti, Paolo Trande e Paolo Burani (Alleanza Verdi Sinistra).
L’atto politico impegna la giunta regionale dell’Emilia-Romagna a sollecitare il governo affinché venga valorizzato il ruolo strategico dell’azienda reggiana nell’ambito industriale nazionale, oltre a relazionarsi costantemente con l’Assemblea legislativa sugli sviluppi della vicenda e sulle iniziative intraprese dalla Regione.
Prosegue, dunque, il dialogo tra la Regione e la Meta System, i sindacati e il tribunale di Bologna per tentare di salvaguardare il futuro produttivo dell’azienda e i posti di lavoro e per garantire il rispetto degli impegni assunti, in particolare la proroga del contratto di solidarietà e la tutela degli asset strategici. L’azienda, che si occupa di sistemi elettronici per il settore automobilistico, conta circa 700 lavoratori, di cui 450 impiegati nello stabilimento di Reggio.
“La crisi di Meta System – ha sottolineato Costi – rappresenta una questione di rilevante interesse pubblico, sia per l’impatto economico e occupazionale sia per il rischio di perdita di un presidio produttivo strategico per l’Emilia-Romagna. Per questo la Regione condivide pienamente le preoccupazioni espresse dalle organizzazioni sindacali. È necessario un intervento coordinato delle istituzioni regionali e nazionali per garantire un piano di salvaguardia dell’azienda e dei posti di lavoro”.
Nell’incontro organizzato a fine marzo con le organizzazioni sindacali, i rappresentanti del fondo tedesco Certina – l’unico potenziale investitore che si era detto interessato al salvataggio dell’azienda – avevano comunicato che avrebbero sciolto la riserva entro il 31 marzo, ma a quanto risulta non è arrivata alcuna offerta. Per questo motivo è stato rinviato l’incontro in programma mercoledì 2 aprile al Ministero delle imprese e del made in Italy.
Per il consigliere regionale reggiano di Fratelli d’Italia Alessandro Aragona “quello della Meta System è un tema centrale per Reggio, in quanto polo occupazionale importante per tutto il territorio. Il governo ha già avviato un tavolo di confronto rivelatosi importante. Per questo ho chiesto di inserire un sub-emendamento in cui si invita a continuare l’interlocuzione”.







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